In Italia quasi 3 over 65 su 10 sono fragili o disabili

Secondo l’ultima indagine PASSI d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità (biennio 2023–2024), circa il 30 % delle persone con più di 65 anni convive con fragilità o disabilità, e ben 1 su 4 presenta difficoltà sensoriali non risolte da ausili come occhiali, apparecchi acustici o dentiere.

Disabilità vs fragilità: due facce dell’invecchiamento

  • Disabilità (14 %): riguarda chi perde l’autonomia in almeno una delle funzioni essenziali (ADL), come vestirsi, mangiare, spostarsi o gestire la continenza. Tra gli over‑85 la percentuale sale al 40+ %, con un’alta incidenza tra le donne e le persone con bassa istruzione o in situazioni economiche svantaggiate. Quasi tutti ricevono assistenza (familiari nel 95 %), mentre solo il 12 % usufruisce di servizi pubblici domiciliari e il 2 % di centri diurni.
  • Fragilità (16 %): definita come difficoltà in almeno due funzioni strumentali (IADL) nonostante l’autonomia nelle funzioni base. Sale dall’8 % tra i 65‑74 anni al 31 % negli over‑85, colpendo maggiormente chi è meno istruito o economicamente svantaggiato. Anche qui l’aiuto è quasi esclusivamente familiare, con scarsa presenza dei servizi pubblici.

Il problema dei deficit sensoriali

Quasi il 25 % degli anziani lamenta problemi significativi non risolti da ausili, compromettendo vista, udito o masticazione:

  • Vista: riguarda il 9 % del campione — ma sfiora il 25 % dopo gli 85 anni — con incidenza maggiore tra donne, sud, meno istruiti o economicamente fragili.
  • Udito: il 13 % ha problemi, che diventano il 33 % dopo gli 85 anni; associati spesso a isolamento, depressione e cadute. Solo il 7 % ha ricevuto un apparecchio acustico.
  • Masticazione: l’11 % non riesce a mangiare cibi duri; quota che sale al 33 % negli over‑85, con un uso della dentiera solo al 27 %. Anche qui, isolamento, depressione e rischi di cadute sono più frequenti.

Andamento negli anni e disuguaglianze territoriali

Dal 2016 si registra un lento ma costante calo di fragilità e disabilità, con un picco di riduzione intorno al 2021 — probabilmente per l’eccesso di mortalità nelle fasce più vulnerabili durante la pandemia.

Permangono inoltre forti disuguaglianze:

  • Maggiori livelli di fragilità/disabilità al Sud rispetto al Nord.
  • Le condizioni socio-economiche e il livello di istruzione sono determinanti importanti in questi scostamenti.

Perché la prevenzione è cruciale

  • Fragilità / Disabilità: la fragilità è spesso reversibile con interventi mirati su attività fisica, nutrizione e relazioni sociali.
  • Servizi territoriali carenti: la stragrande maggioranza degli anziani riceve supporto solo dai familiari, non dai servizi pubblici.
  • Soluzioni pratiche: incrementare screening e interventi sui deficit sensoriali, potenziare l’assistenza domiciliare e i centri diurni, promuovere percorsi per un invecchiamento sano.

Conclusioni

I dati PASSI d’Argento 2023–2024 offrono un quadro chiaro e preoccupante del benessere degli over‑65 in Italia. Circa il 30 % vive con fragilità o disabilità e 1 anziano su 4 ha problemi sensoriali rilevanti. Queste condizioni, spesso accompagnate da isolamento e rischi di cadute, richiedono risposte urgenti: potenziamento dei servizi sul territorio, screening regolari e interventi precoci per favorire un invecchiamento attivo e dignitoso.

La sfida è culturale e organizzativa: trasformare una rete familiare “fai-da-te” in un sistema integrato di cura, prevenzione e inclusione, capace di contrastare le disuguaglianze e sostenere davvero chi invecchia.

Microsoft Copilot: quando l’Intelligenza Artificiale diventa tecnologia assistiva

L’intelligenza artificiale non è più solo uno strumento per aumentare la produttività: con Microsoft Copilot, l’AI entra a pieno titolo nel mondo dell’accessibilità digitale, offrendo supporto concreto a persone con disabilità cognitive, sensoriali o neurodivergenza.

Cos’è Microsoft Copilot?

Copilot è l’assistente AI integrato nei prodotti Microsoft 365 (come Word, Excel, Outlook e Teams). Basato su modelli di linguaggio avanzati, aiuta a scrivere, sintetizzare, organizzare informazioni e automatizzare compiti ripetitivi. Ma il suo vero potenziale emerge quando viene utilizzato come strumento di inclusione.

Perché è considerato una tecnologia assistiva?

Microsoft ha lavorato con centinaia di persone con disabilità per testare Copilot in contesti reali. Il risultato? Un assistente virtuale che può fare la differenza nella vita quotidiana e professionale di molti:

Semplificazione dei contenuti
Copilot può riassumere testi complessi o lunghi, rendendoli più accessibili per chi ha dislessia, deficit di attenzione (ADHD) o difficoltà di comprensione.

Trascrizioni e sottotitoli in tempo reale
Durante una riunione in Teams, Copilot genera sottotitoli automatici, anche in diverse lingue, aiutando persone sorde o con ipoacusia a seguire le conversazioni senza barriere.

Supporto alla scrittura
Per chi ha difficoltà a strutturare un testo, Copilot propone frasi alternative, corregge la grammatica e suggerisce toni più semplici o più formali, a seconda delle necessità.

Focus e organizzazione
Copilot può riordinare le priorità, elencare i punti chiave di un’email o creare promemoria da un testo disordinato. Una funzione particolarmente utile per utenti neurodivergenti, come chi è nello spettro autistico.

I numeri parlano chiaro
Secondo una ricerca interna di Microsoft:

  • Il 91% degli utenti con disabilità ritiene Copilot uno strumento utile o molto utile nel lavoro.
  • Il 78% segnala un miglioramento nell’autonomia nel gestire documenti, riunioni e comunicazioni.

Uno strumento per tutti, non solo per alcuni

La forza di Copilot sta nel suo approccio universale: le funzioni pensate per l’accessibilità sono utili a tutti, non solo a chi ha una disabilità. Questo principio, noto come “design for all”, è il cuore dell’innovazione più inclusiva.

Microsoft Copilot rappresenta un passo avanti fondamentale: l’AI non solo semplifica il lavoro, ma abbatte barriere. E in un mondo sempre più digitale, l’inclusione parte anche da qui: rendere la tecnologia veramente per tutti.

MINI Countryman Ibrida 4WD: allestimento speciale per la guida con una mano sola

Quando tecnologia e adattamento si incontrano, anche un’auto compatta e grintosa come la MINI Countryman ibrida 4WD può diventare un mezzo perfettamente accessibile e sicuro per chi ha esigenze di guida particolari.

Su questo veicolo è stato realizzato un allestimento dedicato alla guida con una sola mano, senza compromettere il comfort, la funzionalità o lo stile. Il sistema installato è un dispositivo Guidosimplex, tra i più affidabili e diffusi nel settore della guida assistita.

Il cuore dell’intervento è una centralina ergonomica che si impugna facilmente e consente l’azionamento dei principali comandi di bordo – come luci, frecce, tergicristalli e clacson – senza mai staccare la mano dal volante. Una soluzione studiata per garantire la massima sicurezza, soprattutto durante la guida in città o in condizioni di traffico intenso.

La trazione integrale permanente della Countryman, unita alla silenziosità e all’efficienza del sistema ibrido, rende questo veicolo particolarmente adatto anche a chi cerca un’auto accessibile ma versatile e capace su ogni terreno.

Questo intervento è un esempio concreto di come la personalizzazione dell’auto possa andare oltre l’estetica, migliorando la qualità della vita e l’autonomia personale di chi si mette ogni giorno al volante.

Ogni veicolo può essere adattato con soluzioni su misura. Contattaci per valutare insieme l’allestimento più adatto alle tue esigenze.

Skip to content