volante BMW con freno manuale

BMW 218 con acceleratore e freno manuali

BMW 218 con acceleratore a cerchiello e freno lungo braccio

L’allestimento per disabili che oggi vi presentiamo è stato installato in questa nuovissima BMW 218 appartenete ad un nostro affezionato cliente. E’ stato installato un acceleratore a cerchiello montato direttamente sul volante.

La particolarità di questo accessorio è la sua possibilità di essere rimosso per permettere la guida anche a persone normodotate.
L’allestimento continua con l’installazione di un freno lungo braccio della ditta Guidosimplex, rapido e sicuro nell’utilizzo.

Scopri altri allestimenti di veicoli per disabili che abbiamo realizzato!

Nel vano portabagagli è stata applicata una robusta ed elegante moquette per proteggere l’auto da urti accidentali durante il caricamento della carrozzina

Agevolazioni disabili: non basta la legge 104

All’interno delle agevolazioni per le persone con disabilità che hanno intenzione di acquistare un’auto, per poter detrarre il 19% della spesa, ci sono regole diverse a seconda delle condizioni del beneficiario.

Per poter accedere alle agevolazioni fiscali per acquistare un’automobile, non basta la legge 104.

In certi casi, si ha diritto alle agevolazioni direttamente durante l’acquisto dei veicoli con obbligo di adattamento. In altri casi, invece, non esiste alcun obbligo. Quali sono i casi in cui non è indispensabile l’obbligo di adattamento? Quali sono le certificazioni richieste?

La detrazione del 19% deve essere calcolata su una spesa massima di 18.075,99 euro. La spesa è relativa all’acquisto del veicolo, che può essere nuovo o usato; oppure, relativa alle spese di riparazione durante una manutenzione straordinaria. Risultano escluse, quindi, tutte le spese di manutenzione ordinaria.

Le spese devono essere sostenute per un solo veicolo, entro 4 anni dall’acquisto.

Coloro che hanno diritto alla detrazione per l’acquisto di veicoli senza alcun vincolo di adattamento sono:

  • gli invalidi con limitazione grave della capacità di deambulazione e gli invalidi affetti da pluriamputazioni;
  • le persone con disabilità psichica o mentale con indennità di accompagnamento;
  • i non vedenti e i sordi.

Vediamo nel dettaglio ciascuna categoria e le certificazioni richieste.

Invalidi con limitazione grave della capacità di deambulazione e invalidi affetti da pluriamputazioni

Per poter accedere alla detrazione, ci deve essere una situazione di handicap grave. Bisogna, dunque, aver ottenuto il riconoscimento dell’art 3, comma 3 della legge 104, che riguarda le patologie che limitano in modo permanente la deambulazione.

Se una persona è in possesso di una certificazione di handicap grave, soltanto nell’ambito individuale e relazionale e non in ambito motorio, non può beneficiare della detrazione per l’acquisto del veicolo. Lo può fare nel caso in cui ottenga una certificazione integrativa, che attesti espressamente l’esistenza di una grave limitazione nella capacità di deambulazione.

La gravità della limitazione deve necessariamente essere certificata mediante un verbale della Commissione per l’accertamento dell’handicap (art. 4 della legge n.104/1992). La Commissione deve, inoltre, certificare anche l’handicap grave dei soggetti affetti da pluriamputazioni (circolare 11/05/2001 n.46/E).

La limitazione, permanente e grave, della capacità di deambulare e le pluriamputazioni possono risultare anche dalla certificazione di invalidità, che viene rilasciata da una Commissione medica pubblica differente da quella dell’art. 4 della legge n.104/1992. La certificazione deve riferirsi esplicitamente all’impossibilità di deambulazione in maniera autonoma e alla gravità della patologia.

Per usufruire della detrazione, la mancanza degli arti superiori può prescindere dall’accertamento formale della gravità dell’handicap.

La situazione di handicap grave che determina una grave limitazione nella deambulazione, deve sussistere al momento dell’acquisto del veicolo. Se viene meno successivamente, ma comunque prima di 4 anni, le quote residue saranno ancora detraibili.

Persone con disabilità psichica o mentale con indennità di accompagnamento

Le persone con disabilità psichica o mentale devono avere necessariamente un’indennità di accompagnamento. Lo stato di handicap grave (art.3, comma 3, legge 104/1992) può essere attestato dal certificato della Commissione medica pubblica. Tale certificato deve evidenziare esplicitamente la gravità della patologia psichica o mentale.

La certificazione non si deve limitare a riportare che il soggetto abbia «totale e permanente inabilità lavorativa e con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di svolgere i normali atti quotidiani della vita». Questa certificazione non riscontra la presenza di una disabilità specifica, richiesta dalla normativa fiscale.

Nel caso di minori, il verbale di invalidità civile, secondo il quale il minore «è affetto da handicap psichico o mentale di gravità tale da aver determinato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento», basta per riconoscere le agevolazioni previste.

Rientrano nella categoria di portatori di handicap mentale o psichico anche le persone con Sindrome di Down. Anche qui, è necessaria l’indennità di accompagnamento. È valida anche la certificazione che viene rilasciata dal proprio medico di base.

Non vedenti e sordi

Le persone con cecità parziale o assoluta, oppure con residuo visivo che non supera un decimo in entrambi gli occhi possono usufruire della detrazione (artt. 2/3/4 legge n.138 del 3 aprile 2021).

Le persone sorde, invece, possono beneficiare della detrazione in relazione all’art.1, comma 2, della legge n.381 del 26 maggio 1970. La legge dice che «si considera sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva».

Verricello di sollevamento su Honda CRV

Verricello di sollevamento installato nel bagagliaio di un SUV.

In questa Honda CRV abbiamo installato un verricello di sollevamento per il carico di eventuali carrozzine destinate a persone con disabilità. Il braccio snodato viene fissato al telaio del veicolo e comandato con pulsante di facile accessibilità.

Il braccio ha la portata di 40kg.

Guarda il video e scopri come funziona questo allestimento!

Apple aggiunge nuove funzionalità per aiutare la vita digitale delle persone con disabilità

Apple: presentate le novità in materia di accessibilità digitale

La Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sull’Accessibilità, la Global Accessibility Awareness Day, è nata grazie ad un articolo scritto nel 2011 da Joe Devon, uno sviluppatore di Los Angeles. L’articolo è stato ripreso da Jennison Asuncion, una professionista di Toronto, che ha proposto di creare una giornata interamente dedicata all’accessibilità digitale.

In tutto il mondo, circa un miliardo di persone presenta limitazioni o difficoltà nell’utilizzo delle tecnologie digitali, che stanno diventando sempre più necessarie nel mondo del lavoro e nelle attività sociali.

Apple partecipa alla giornata comunicando le novità dei suoi sistemi operativi, disponibili «entro la fine dell’anno». Parliamo di tre novità e alcuni piccoli aggiornamenti dei sistemi operativi, pensati per rendere più accessibile il digitale alle persone con ridotte funzionalità.

Trascrizione automatica

La novità più interessante è quella dei “Sottotitoli Live”. Sono dei sottotitoli generati automaticamente grazie ai sistemi di riconoscimento vocale. Funzionano come una specie di trascrizione automatica delle cose dette e vengono visualizzati sopra la finestra del video.

La trascrizione viene fatta grazie all’intelligenza artificiale, e avviene in locale nel dispositivo. Nessun dato verrà comunicato ad Apple. Inoltre, la trascrizione può essere attivata anche in assenza di connessione.

Altre aziende hanno proposto soluzioni simili, come la statunitense Ava. Alcune offrono delle soluzioni più strutturate, come, per esempio, la possibilità di salvare la trascrizione del video.

Smartwatch

In questa “transizione di accessibilità” di Apple, verranno coinvolti anche gli smartwatch. Gli orologi smart di Apple hanno schermo e dimensioni limitate, e questo può rappresentare un problema per le persone con problemi di accessibilità.

Dunque, Apple ha architettato un sistema per connettere l’orologio direttamente allo smartphone, proiettando sullo schermo del telefono tutta l’interfaccia dello smartwatch. In questo modo, si potranno utilizzare gli orologi Apple con maggiore facilità grazie alle dimensioni maggiori dello schermo dell’iPhone. In più, si potranno utilizzare i comandi vocali per poter azionare le funzioni dello smartwatch.

Apple ha aggiunto ulteriori comandi basati su gesti che permettono un doppio pizzico con le dita sullo schermo, un “doppio pinch”, per scattare foto, rispondere al telefono, mettere in pausa o far ripartire un allenamento.

L’occhio digitale di Apple

Apple vuole sfruttare anche le potenzialità che iPhone offre alle persone con disabilità visiva attraverso l’utilizzo della videocamera e di Siri, che vestirà i panni di un occhio digitale attento all’ambiente circostante.

La funzione “Lente di ingrandimento” consente di zoomare e inquadrare un fattore di ingrandimento altamente elevato, per poter visualizzare le scritte troppo piccole e oggetti particolari.

Negli ultimi tre anni, la videocamera di Apple funziona come aiuto intelligente. Infatti, la videocamera riesce a inquadrare e fornire indicazioni sonore riguardo gli ostacoli che si potrebbero incontrare durante il cammino. Ora, Apple, ha aggiunto anche la possibilità di riconoscere gli ostacoli, distinguendo oggetti e persone. Verranno anche indicate le distanze relative.

Sarà presente anche la funzionalità “Porta”, che permette il riconoscimento di porte e portoni e la lettura di segni e iscrizioni. Questa funzionalità verrà integrata con la modalità “Riconoscimento” all’interno della “Lente di ingrandimento”. Tutte novità che arriveranno entro la fine dell’anno.

Lombardia: presentato progetto di legge per supportare la vita indipendente delle persone con disabilità

In Lombardia nasceranno delle strutture sociali e professionali, i «Centri per la vita indipendente», finalizzati alla creazione di percorsi di vita indipendente per le persone con disabilità. I centri saranno dei luoghi dove analizzare le proprie possibilità per definire e costruire il proprio futuro.

Il progetto di legge, presentato martedì 17 maggio a Palazzo Pirelli, è stato sottoscritto da tutti i membri dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale. Il progetto riguarda le politiche di welfare sociale regionale finalizzato al riconoscimento del diritto all’inclusione sociale e all’indipendenza.

Verranno messi a disposizione 750mila euro per il 2022

Per il 2022 verranno messi a disposizione 750mila euro. Per i due anni successivi, invece, verranno messi a disposizione un milione di euro per ciascun anno. Il testo del progetto di legge passa in Commissione, e, secondo il presidente Alessandro Fermi, approderà nell’aula del consiglio regionale «già dopo l’estate».

Alessandro Manfredi, presidente Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), precisa che: «Adesso discuteremo se questi Centri per la vita indipendente nasceranno in ogni distretto. Rimane comunque un testo che anticipa in Lombardia quello che sarà poi implementato a livello nazionale con la Legge delega sulla disabilità».

Oggi, la maggior parte dei servizi rivolti alle persone con disabilità puntano all’assistenza personale, senza investire veramente nei processi di inclusione sociale. Il progetto di legge, invece, si pone tre principali obiettivi, che corrispondo a quelli che troviamo nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

In primo luogo, è fondamentale poter scegliere dove e con chi vivere. Poi, è necessario avere libero accesso ai servizi a domicilio, a quelli residenziali, e a tutti quei servizi di sostegno evitando di restare isolati. Infine, la fruizione delle strutture e dei servizi sociali deve essere adattata ai bisogni della singola persona.

Il testo si rivolge ai maggiori di 14 anni che hanno un’invalidità certificata, che non deve essere inferiore al 46%. Manfredi sottolinea l’importanza del lavoro per raggiungere la propria indipendenza: «Si stanno aprendo grandi scenari, anche grazie alle risorse del Pnrr. Sono state prodotte, ad esempio, le linee guida per il collocamento mirato, che erano già all’interno della legge 151 del 2015 ma mai attuate. Quindi con queste nuove prospettive speriamo vengano messi a terra progetti importanti».

Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Disabilità, spiega che «mettere tutti questi aspetti a sistema vuol dire garantire alle persone con disabilità e alle loro famiglie un sistema intorno e un progetto che li accompagna tutta la vita».

La posizione è sostenuta anche da Dario Violi del Movimento 5 Stelle: «Il percorso per arrivare a questo pdl è stato lungo, ma serve a sottolineare che non ci può essere inclusione senza indipendenza e con questo cambio di approccio si potrà fornire un sostegno a 360 gradi, non più solo per dei pezzetti del percorso».

Per ogni progetto individuale verrà redatta una Valutazione Multidimensionale. Si tratta di un fondamentale momento di coprogettazione, in grado di coinvolgere la persona con disabilità attraverso il supporto delle competenze presenti in ambito sociale e sociosanitario.

Conclude Manfredi: «Questo pdl è un primo passo ed è un risultato che non era per niente scontato. Dall’inizio della legislatura inoltre abbiamo sottoposto alla giunta regionale la richiesta che venga istituito un fondo unico per le disabilità e so che ci stanno lavorando, creando anche un coordinamento tra i diversi assessorati coinvolti e auspichiamo che possa arrivare presto».

Corsi di specializzazione per diventare insegnanti di sostegno

25.874 nuovi posti disponibili per diventare insegnante di sostengo

Con il decreto n.333 sono stati autorizzati 25.874 nuovi posti per rispondere alla carenza degli insegnanti di sostegno per studenti e alunni con disabilità.

 Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato un decreto che autorizza l’avvio dei corsi di specializzazione in materia di insegnamento di sostegno. Complessivamente, sono stati attribuiti 25.874 posti.

Il decreto ministeriale n.333 del 31 marzo 2022 autorizza, per l’anno accademico 2021-2022, l’avvio di percorsi di formazione per conseguire la specializzazione in ambito di attività di sostegno didattico degli alunni con disabilità. Sono interessate le scuole dell’infanzia, la scuola primaria e la secondaria di I e II grado.

I corsi sono proposti dagli atenei, e hanno durata non inferiore agli 8 mesi. La conclusione dei corsi è prevista entro il 30 giugno del prossimo anno. Si presume che le università avvieranno i corsi a settembre, ma non è escluso che alcuni atenei decidano di erogare i corsi prima.

Ogni regione ha un numero predefinito di posti:

Abruzzo: 730
Basilicata: 400
Calabria: 2.070
Campania: 2.480
Emilia Romagna: 800
Friuli Venezia-Giulia: 290
Lazio: 5.500
Liguria: 330
Lombardia: 1.240
Marche: 510
Molise: 400
Piemonte: 450
Puglia: 2.750
Sardegna: 450
Sicilia: 5.000
Toscana: 1.035
Trentino AltoAdige: 204
Umbria: 260
Valle d’Aosta: 55
Veneto: 920

Le prove di accesso consistono in un test preselettivo, una o più prove scritte e una prova orale.

Le date per lo svolgimento delle prove preselettive sono state fissate per:

  • 24 maggio 2022 per la scuola dell’infanzia;
    25 maggio 2022 per la scuola primaria;
    26 maggio 2022 per la scuola secondaria I grado;
    27 maggio 2022 per la scuola secondaria II grado.

Qui trovi il decreto e l’ulteriore documentazione allegata.

Video Mercedes Sprinter per il trasporto di carrozzine

Allestimento di Mercedes Sprinter

Dopo le nostre opere di allestimento per trasportare carrozzine per disabili, questo Mercedes Sprinter è diventato un veicolo molto confortevole ed elegante. Quali lavori sono stati eseguiti?

  • Sollevatore sotto telaio Autolift di portata 300 kg con pompa idraulica sotto il veicolo
  • Gradino elettrico laterale STEM cm 120
  • Mancorrente di salita
  • Pavimento in alluminio rivestito antisdrucciolo
  • Sedili a sgancio rapido in ecopelle con schienale reclinabile e bracciolo

Guarda il video e scopri come funziona il nostro allestimento

Detrazione del 75% sulle barriere architettoniche: servono chiarimenti

Come dobbiamo interpretare la norma nel caso di difficoltà tecniche durante l’installazione degli impianti elevatori? Quando si può applicare la detrazione?

Tra le nuove misure fiscali introdotte di recente, c’è la detrazione del 75% delle spese sui lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione rientra tra le agevolazioni fiscali che suscitano maggiore interesse tra i contribuenti, che affrontano i lavori per migliorare l’accessibilità delle proprie abitazioni.

La misura durerà fino alla fine del 2022 e riguarda gli interventi di accessibilità previsti dal decreto ministeriale del 14 giugno 1989 n.236. Prevede un limite di spesa massima, stabilito sulla base del numero di unità immobiliari di cui è composto l’edificio.

La detrazione prevede la possibilità di “recuperare” la spesa in modo più rapido. Infatti, si potrà scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta per non dover attendere i 5 anni di rientro dalla detrazione.

L’applicabilità della norma, però, in certi casi è suscettibile di differenti interpretazioni. Per questo, FIABA Onlus chiede l’intervento degli enti preposti a seguito delle numerose segnalazioni sulla disomogeneità nelle risposte da parte delle sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate a interpelli su interventi realizzati secondo l’art. 7.5 del DM 236/89».

Le segnalazioni, secondo FIABA, riguardano l’installazione di ascensori. Sono molti i casi in cui le dimensioni ridotte del vano scala non consentono la corretta installazione di cabine a norma.

Le Agenzie delle Entrate territoriali, chiamate a rispondere riguardo l’agevolazione degli interventi realizzati, hanno espresso pareri contrastanti. Un’Agenzia ha rigettato l’interpello in quanto ritenuto di natura non tributaria. Altre, invece, hanno confermato l’ammissibilità degli interventi se rispondono a quanto previsto dall’art. 7.5 del DM 236/89. Tale articolo prevede deroghe concesse dal Sindaco in tutti quei casi in cui venga dimostrata l’impossibilità tecnica nel rispondere a quanto previsto dal testo.

Giuseppe Trieste, il Presidente di FIABA Onlus, chiedendo chiarimenti agli enti competenti: «Ci siamo fortemente battuti per l’introduzione della detrazione IRPEF del 75%, che rappresenta un salto in avanti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. A seguito delle numerose segnalazioni pervenute temiamo che la disomogeneità interpretativa metta a rischio interventi di abbattimento barriere architettoniche che, sebbene non pienamente conformi, porterebbero comunque un miglioramento della fruibilità dell’edificio a favore delle persone a ridotta mobilità».

volante KIA concomandi al volante

Kia Niro con centralina a volante

L’allestimento effettuato nell’autovettura di un nostro cliente con disabilità riguarda l’installazione di una centralina di comando luci e servizi.

Centralina comando luci e servizi

Un nostro cliente, con disabilità, ha richiesto di installare nella sua KIA NIRO una centralina di comando luci e servizi. La centralina Guidosimplex, è stata installata al volante dell’automobile garantendo cosi una guida sicura ed un pratico e veloce utilizzo della tastiera.

Questa centralina garantisce una guida sicura ed in totale indipendenza anche a persone con disabilità.

La tastiera della centralina è incorporata in una impugnatura ergonomica e di utilizzo intuitivo. L’impugnatura si può estrarre comodamente dal volante agevolando così l’uso ai normodotati.

Scopri altri allestimenti di veicoli per disabili che abbiamo realizzato!
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