Moreno Pesce Mountain Attack gruppo 2

Moreno Pesce ha sfidato la Mountain Attack

Moreno Pesce, atleta paralimpico, anche questa volta si è superato partecipando alla Mountain Attack.

La Mountain Attack è una competizione annuale di sci alpinismo austriaca che si svolge a Saalbach. Gli atleti in gara mettono a dura prova fisico e mente superando importanti salite innevate.

Il percorso è stato caratterizzato da neve, freddo e ghiaccio ma grazie anche a Luca, suo compagno di viaggio, è riuscito ad arrivare al traguardo con un tempo di 02:04.

Niente stradine, niente tracce altrui. Non c’era un’unica traccia. “La traccia la dovevo inventare io”. Continuavo a ripetermelo durante la salita del primo muro, oscillando al limite dell’equilibrio.

Molti skialp scivolavano cadendo giù. Dovevo in primis osservare cosa succedeva sopra di me prima di prendere la linea.

La pendenza non mi permetteva l’arresto.

Vogliamo chiudere con una frase dello stesso Moreno:

Quando le cose diventano difficili e sembra tutto impossibile, non lasciate spazio al giudizio altrui.

Chiudetevi in voi stessi e dimostrate con i fatti quello che siete.

 

 

 

Volare oltre lo sport

Volare oltre lo Sport: al via la quarta edizione

Venerdì 19 gennaio è stata presentata la quarta edizione del progetto «Volare oltre lo Sport – Liberi di esprimersi», nato grazie alla collaborazione tra la Cgia di Mestre e il Comune di Venezia.

Nel corso della conferenza sono intervenuti Laura Besio e Simone Venturini, assessori comunali alle Politiche educative e alla Coesione sociale e Daniela Galvani, responsabile del Servizio degli Itinerari educativi del Comune di Venezia.

Presente l’atleta paraolimpico Moreno Pesce, il presidente Roberto Bottan della Cgia di Mestre, assieme ai coordinatori Giovanni Gomiero e Paolo Zabeo e Augusto Gandini, vicepresidente del Polo Nautico Sportivo di Venezia.

Il progetto è rivolto agli studenti delle scuole superiori, allo scopo di incentivare la conoscenza e valorizzare lo sport in quanto strumento educativo di socializzazione e di inclusione, ponendo l’accento sul rispetto della diversità delle persone.

La prima parte del progetto consiste in un incontro di due ore, che avverrà il 20 febbraio, all’Istituto Pacinotti di Mestre coinvolgendo circa 200 studenti. Nel corso dell’incontro, alcuni atleti con disabilità parleranno delle loro esperienze nel campo dello sport acquatico veneziano.

La seconda parte prevede due esperienze dirette sul campo. Il 28 febbraio, infatti, gli studenti si cimenteranno in una ciaspolata al rifugio Città di Fiume, con un percorso che permetterà ai principianti di cimentarsi anche con le racchette da neve per godere del panorama delle cime dolomitiche.

La seconda esperienza, invece, consiste in una pagaiata sul Sile, il 9 e il 18 aprile, esperienza che consentirà agli studenti di osservare la flora e la fauna del parco.

Il progetto terminerà all’inizio di maggio con una manifestazione al Polo Nautico di San Giuliano, coinvolgendo circa 300 studenti, ovvero tutte le classi che hanno partecipato al progetto. I ragazzi potranno praticare sport come canoa, kayak, dragon boat e barca a vela con gli istruttori del Polo Nautico.

Durante la mattinata verranno coinvolte molte associazioni territoriali che si occupano di disabilità, con lo scopo di favorire l’inclusione, la coesione e lo scambio di esperienze. Inoltre, ci sarà un rinfresco e la consegna di gadget per ricordare la giornata.

Dall'islanda al Senato due amici, due disablità

Dall’Islanda al Senato: Due Amici, due disabilità, un obiettivo

Il 25 gennaio 2024 il Senato italiano ospiterà l’evento «Due amici, due disabilità, un obiettivo, un sogno comune – I racconti dell’Iceland Traverse». L’iniziativa è stata promossa da Giusy Versace, Antonio Guidi e dai membri dell’intergruppo parlamentare sulla disabilità.

L’evento vedrà come protagonisti Daniele Matterazzo e Simone Salvagnin, atleti con rispettivamente una disabilità fisica e visiva, che hanno deciso di attraversare l’Islanda in autonomia, cogliendo l’occasione per raccogliere anche donazioni rivolte all’associazione no-profit Emozionabile E.T.S. di Perugia.

I due condivideranno l’esperienza del loro viaggio, offrendo nuovi punti di vista e riflessioni sulla forza interiore che emerge nella disabilità. Lucia Vissani, Presidente dell’associazione, parlerà delle attività dell’organizzazione, che ha lo scopo di rendere pienamente accessibili alle persone con disabilità le esperienze emozionanti, superando in tal modo lo svantaggio sociale e le barriere culturali.

Per i senatori Versace e Guidi «ogni persona con disabilità può essere artefice ogni giorno di piccole, grandi rivoluzioni che passano dalla riappropriazione del proprio corpo e delle proprie emozioni attraverso l’esperienza».

Il convegno verrà trasmesso in diretta streaming su webtv.senato.it e sul canale YouTube SenatoItaliano.

Daniele Matterazzo è un ragazzo di 32 anni di Legnaro (Padova), che a 15 anni ha dovuto affrontare un incidente motoristico, con conseguenti traumi vitali e semi-amputazione del braccio sinistro. Per anni Daniele ha convissuto con paure ed insicurezze, ma nel 2020, dopo la visione del film “Il Cammino verso Santiago”, ha sentito dentro sé un forte desiderio di cambiamento.

Per questo motivo, sempre nel 2020, Daniele ha intrapreso il Cammino di Santiago, raggiungendo la cattedrale di Santiago e Finisterre dopo aver percorso 1000 km in 23 giorni.

Simone Salvagnin, invece, è nato con una malattia degenerativa della retina, la retinite pigmentosa, che nel corso degli anni l’ha portato alla quasi totale cecità. È uno sportivo a tutto tondo: pratica arrampicata, tandem mountain bike, sci alpino, alpinismo, corsa e nuoto.

Carta europea della disabilità

Carta Europea della Disabilità e Contrassegno europeo di parcheggio

Ogni giorno le persone con disabilità incontrano molti ostacoli, anche quando viaggiano negli altri Stati membri. Infatti, il loro status di disabilità non sempre viene riconosciuto in tutta Europa.

Affinché si possano superare queste difficoltà, l’UE ha deciso di lavorare a due misure appositamente dedicate, ovvero la Carta europea della disabilità e il Contrassegno europeo di parcheggio.

Tale iniziativa punta a riconoscere pienamente i diritti contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Si tratta di una grandissima conquista, poiché ormai troppe volte l’invalidità all’estero non viene riconosciuta.

Con la Carta 87 milioni di cittadini europei con disabilità, ovvero quasi un quinto di tutta la popolazione UE, potranno finalmente godere a pieno del diritto di movimento. Si tratta di una tessera di invalidità valida in tutto in territorio europeo.

Il contrassegno europeo auto per le persone con disabilità, invece, garantisce alle persone con disabilità di viaggiare tranquillamente negli Stati membri godendo delle stesse condizioni speciali di chi risiede in quello Stato, come la possibilità di parcheggiare in posti auto riservati. Si è prestata molta attenzione al diritto di usufruire di appositi parcheggi, poiché l’auto è il mezzo più utilizzato dalle persone con disabilità per spostarsi in libertà.

Le due carte sono indirizzate ai cittadini UE con disabilità, ai familiari e a chi li accompagna o assiste.

La proposta non influisce sulle singole legislazioni, ma garantisce il riconoscimento dello status di disabilità anche negli altri Paesi membri, e le persone potranno finalmente godere anche della libertà di movimento con il contrassegno auto disabili.

Entrambe le carte saranno disponibili gratuitamente, in formato digitale e fisico, in un linguaggio comprensibile e nelle lingue dei segni nazionali.

Per quanto riguarda i tempi di rilascio la proposta prevede:

  • il rilascio/rinnovo della tessera d’invalidità entro 60 giorni dalla richiesta;
  • il rilascio/rinnovo della tessera per il parcheggio entro 30 giorni, mentre nel caso del formato digitale ci vorranno 15 giorni.
Accessibilità digitale

Accessibilità digitale: 20 anni di Legge Stanca

Secondo l’art. 3 della nostra Costituzione, tutti i cittadini italiani «hanno pari dignità sociale», senza «distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».

Sulla base di questo principio, il Parlamento italiano il 9 gennaio 2004 ha approvato la legge Stanca, che obbliga la pubblica amministrazione a rendere accessibili i servizi digitali a tutti, anche alle persone con disabilità.

La legge deve il suo nome all’allora ministro per l’Innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca. Quest’anno la Fondazione pensiero solido ha organizzato un evento in occasione del ventesimo anniversario dall’approvazione della legge.

All’evento, oltre a Stanca, erano presenti Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Giusy Versace, senatrice e coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare disabilità e impiegati della PA e del privato che lavorano nell’ambito dell’accessibilità.

Si è parlato molto del lavoro che c’è ancora da svolgere in ambito di accessibilità, affinché si possa creare un ecosistema digitale inclusivo al 100%; sembra che l’ostacolo principale alla realizzazione di tutto il progetto sia la poca conoscenza in materia.

Secondo il presidente di Accessibility Days Sauro Cesaretti, è necessario «formare cittadini consapevoli dell’esistenza e dell’importanza dell’accessibilità». Nonostante le varie criticità riscontrate, non mancano le tecnologie e gli strumenti per perseguire la piena accessibilità, come, per esempio, l’intelligenza artificiale.

La Legge Stanca è stata modificata più volte nel corso degli anni, l’ultima nel maggio del 2022, con l’European accessibility act, decreto comunitario che obbliga le imprese private con fatturato superiore ai 500 milioni a soddisfare determinati requisiti in tema di accessibilità.

Entro il 28 giugno 2025, piccole e medie imprese dovranno adeguarsi alle stesse direttive. Per Stanca si dovrà «fare uno sforzo sistemico per portare il livello del pubblico e del privato all’eccellenza anche nel campo dell’accessibilità al digitale, superando le barriere ancora esistenti».

Bissuola winter village disabilità

Bissuola Winter Village: due giornate riservate alle persone con disabilità

Mercoledì 27 dicembre gli ospiti delle comunità e dei centri diurni per persone con disabilità del Comune di Mestre hanno vissuto una mattinata di spensieratezza e di divertimento al Bissuola Winter Village.

Il luna park presente al Parco Albanese, dopo il primo appuntamento del 22 dicembre, ha riservato l’ingresso gratuito ed esclusivo alle persone dei centri e delle comunità e ai loro accompagnatori. Per l’occasione erano presenti Paola Mar, assessore alla Promozione del territorio, e Simone Venturini, assessore alla Coesione sociale.

Dichiara Venturini: «Questo appuntamento dedicato ai ragazzi dei centri diurni delle comunità alloggio, grazie al supporto degli operatori del Bissuola Winter Village, si presenta come una bella opportunità per vivere due giornate di divertimento e serenità in questo periodo di festa».

Prosegue: «Un’iniziativa molto apprezzata, l’aria di divertimento che si respira lo testimonia. La partecipazione, come capitato anche in occasione della giornata di festa donata ai ragazzi nei mesi scorsi alle giostre di Mes3land, è stata davvero grande».

Aggiunge Mar: «Ringraziamo i gestori del Bissuola Winter Village per aver voluto replicare l’iniziativa dell’anno scorso con grandissimo successo, come dimostra il numero delle presenze registrato questa mattina. È un’occasione per stare in allegria e vedere delle persone che si divertono in un periodo così difficile fa bene al cuore. Ringrazio chi ha voluto, anche quest’anno, fare questo grande regalo alla città».

Toyota Yaris con freno e acceleratore a volante

Acceleratore e freno a volante su Toyota Yaris Cross

L’allestimento che oggi vi presentiamo riguarda questa nuovissima Toyota Yaris Cross.

Il cliente ci ha commissionato l’installazione di un acceleratore e freno a volante Guidosimplex per permettere la guida del veicolo anche a persone con disabilità.

Come potete vedere dal video il cerchiello si può staccare con una semplice operazione consentendo così un uso più agevole alle persone normodotate.

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