In vetta al Monte Emilius contro il climate change

“La nostra sfida non si ferma. Siamo pronti ad abbattere la montagna psicologica della disabilità affrontando le montagne vere, nel nome di una missione che ci unisce, la lotta al climate change, per ribadire una risposta che chiediamo tutti da anni: ridurre le emissioni di gas serra”

L’ennesima impresa del nostro amico Moreno Pesce che ha scalato il Monte Emilius mt 3559 in Valle d’Aosta.
Raggiungere la cima della montagna è la dimostrazione che come nessuna vetta è impossibile da raggiungere, la lotta per salvare il pianeta dal climate change non è impossibile: “Le mie gare sono prima di ogni cosa una sfida con me stesso. Quando gli organizzatori mi permettono di partecipare è un piacere arrivare al traguardo. Prima ero il solo disabile. Ultimamente, alcuni amici di “gamba”, mi fanno compagnia. E’ un piccolo successo vederli con me a “gareggiare” su questi terreni”.

 

Pronti a partire con Bottan e Toyota Yaris Cross

Un nostro amico con difficoltà motorie ha allestito la sua nuovissima Toyota Yaris Cross con centralina comandi luci e servizi Guidosimplex, gancio traino e portabici.

La centralina permette agevolmente la guida con una mano controllando al tempo stesso tutti i servizi di bordo.

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Il dramma dell’inclusione scolastica per i bambini con disabilità

Marco è un bambino con disabilità che deve frequentare la quinta elementare. Tuttavia, il dirigente scolastico, vista la mancanza di competenze degli insegnanti che lo seguono in classe, ha messo in discussione la sua iscrizione.

Un altro bambino, Cristian, è sordo, e l’assistente alla comunicazione è presente soltanto per 10 ore a settimana. Il motivo? Presunti problemi finanziari dell’amministrazione comunale. Alessandro, poi, corre il rischio di non entrare affatto in classe, perché ha bisogno di continua assistenza infermieristica e non c’è nessuno che può ricoprire il ruolo.

I nomi di questi bambini sono di fantasia, ma le storie sono tutte vere. E sono soltanto tre dei tantissimi casi seguiti dall’associazione “Nessuno è escluso”. Fortunato Nicoletti, vice presidente dell’associazione, ricorda che la frequenza scolastica «rappresenta un diritto costituzionalmente sancito, che oltretutto è anche un obbligo».

Continua: «La scuola costituisce, o meglio dovrebbe costituire, il primo luogo di relazione, socializzazione e inclusione. Invece risulta spesso completamente inaccessibile per i nostri figli: o perché gli edifici sono strutturalmente inadeguati o perché mancano le figure di accompagnamento, sostegno, supporto e assistenza».

Nicoletti e la sua famiglia vivono sulla loro pelle il dramma dei problemi dell’inclusione scolastica. La loro figlia minore, Roberta, è nata con una malattia rarissima, la displasia campomelica acampomelica. In Italia, Roberta è l’unico caso noto di questa malattia.

La piccola ha sei anni ed ha appena cominciato la scuola elementare, ma il suo futuro scolastico è incerto. «Con l’iscrizione a scuola, qualunque studente ha la sicurezza della frequenza per tutto l’anno scolastico. Gli studenti con disabilità e le rispettive famiglie, invece, devono vivere alla giornata, non sono loro a decidere se e quando poter frequentare, ma è l’assessore di turno, il dirigente, l’ufficio scolastico, perché non c’è mai tutto ciò che serve, che poi è tutto quello che la legge prescrive».

Roberta ha bisogno di un’assistenza infermieristica costante. Nonostante lo sforzo della scuola per garantire un ambiente funzionale e accogliente, l’ASST della Regione Lombardia non le può garantire l’assistenza di cui necessita, rendendo la sua frequenza scolastica saltuaria.

Per Roberta è stata costituita una commissione che dovrà stabilire se potrà frequentare la scuola ad orario pieno, ovvero cinque ore al giorno. «I bambini vanno a scuola tutto l’anno e restano a casa solo quando solo malati. I bambini con disabilità, invece, non hanno lo stesso diritto: spesso restano a casa anche senza febbre».

Bonus Disabili 2022: ecco tutte le agevolazioni

Sono state definite diverse agevolazioni per persone disabili e invalide con legge 104. Tra i vari benefici troviamo quelli lavorativi, come il congedo straordinario o i permessi retribuiti. Ci sono, però, delle regole da seguire per beneficiare di queste misure.

I bonus per le persone con disabilità

Le persone fragili e con disabilità sono state quelle maggiormente colpite dai problemi economici degli ultimi mesi. Per questo motivo, il governo ha deciso di riservare loro sconti e agevolazioni.

Alle persone con disabilità spetta il bonus sulle bollette di gas e luce. Le tariffe, come ben sappiamo, sono aumentate, e continueranno ad aumentare nei prossimi mesi.

Ci saranno anche degli sconti sull’erogazione dell’energia elettrica, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità o una persona allettata che dipende completamente da apparecchiature. Per beneficiare di questo bonus bisogna presentare domanda ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Una volta approvata la domanda, lo sconto verrà applicato automaticamente in bolletta.

Le persone con disabilità possono richiedere anche bonus e sconti da applicare su diesel e benzina. Lo sconto, di circa 30 centesimi, viene applicato attraverso il servizio “Self per tutti”. Diverse pompe di benzina hanno aderito all’iniziativa, e le possiamo riconoscere attraverso un bollino che riporta il nome dell’iniziativa.

Con la legge 104 e verbale di invalidità si potrà anche ottenere l’esenzione dal bollo auto oppure uno sconto del 4% sull’Iva per acquistare una nuova auto.

Internet e trasporti

Troviamo anche sconti e agevolazioni per le utenze telefoniche, stabilite da AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Dobbiamo attendere la conferma del governo, ma per il prossimo anno saranno confermati anche gli sconti del 50% sugli abbonamenti di telefonia mobile e fissa.

Le persone con disabilità potranno beneficiare anche di bonus per viaggi e trasporti: basterà informarsi nel sito internet della regione o del comune. Un altro bonus è quelli per i taxi, destinato anche a persone anziane o in gravidanza, che potranno usufruire di viaggi gratuiti.

Voto accessibile per persone con disabilità: tutto quello che dobbiamo sapere

Manca poco alle elezioni politiche del 25 settembre. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul voto accessibile per le persone con disabilità, per le persone che non riescono a spostarsi dal proprio domicilio o che non riescono a votare in maniera autonoma.

Chi ha diritto al voto assistito

Se una persona ha una o più disabilità ha diritto al voto assistito. Potrà, quindi, farsi accompagnare in cabina da un’altra persona.

Il presupposto principale per il voto assistito è un impedimento di carattere fisico. La legge parla di elettori fisicamente impediti quando ci troviamo in situazione di:

  • cecità;
  • amputazione delle mani;
  • paralisi o impedimento di analoga gravità.

Se si rientra in uno di questi casi si può scegliere volontariamente un familiare o qualsiasi altra persona come accompagnatore. L’accompagnatore può essere un elettore iscritto alle liste elettorali di qualsiasi Comune italiano.

Documenti da esibire

Anche se non è necessario essere in possesso di un documento di riconoscimento di invalidità o di handicap, viene comunque richiesto di esibire dei certificati appositamente dedicati.

Se la disabilità non è evidente, risulta necessaria l’esibizione di un certificato apposito rilasciato dall’Asl, dove verrà indicato che «l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore».

Si può evitare di dover esibire ogni volta il certificato richiedendo che venga inserita direttamente sulla tessera elettorale l’annotazione al diritto al voto assistito tramite l’apposizione di un simbolo o un codice.

Requisiti per poter votare con un accompagnatore

Per poter votare con un accompagnatore, ci devono essere queste condizioni:

  • impedimento fisico evidente;
  • timbro apposto dal comune sulla tessera elettorale con la sigla “AVD” (ovvero, in ordine inverso “diritto voto assistito”);
  • possesso di un libretto nominativo di pensione di invalidità civile, rilasciato dall’INPS (e in precedenza dal Ministero dell’Interno) con l’indicazione della categoria ciechi civili affiancata da un codice apposito;
  • esibizione di un certificato medico, rilasciato da un medico dell’Azienda sanitaria locale.

Dal momento che è l’impedimento fisico il presupposto per poter votare con un accompagnatore, restano esclusi da questa possibilità di espressione di voto le persone con patologie di natura psichica o che incidono sulla capacità intellettiva.

Voto domiciliare

Per tutti gli elettori affetti da infermità molto gravi, o dipendenti da apparecchiature elettromedicali che rendono impossibile allontanarsi da casa, è possibile usufruire della modalità di voto a domicilio. Basterà inviare una richiesta al Sindaco del proprio Comune di residenza.

A livello normativo, il riferimento è la legge 22/2006, modificata successivamente con la legge 46/2009, che prevede che: «Gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l’ausilio dei servizi di cui all’articolo 29 della legge 104/1992 e gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto nelle predette dimore».

Per accedere al voto a domicilio l’elettore deve essere in possesso di una valida certificazione rilasciata dai medici designati, che vada ad attestare la condizione di infermità o di dipendenza continuativa da apparecchiatura salvavita.

Dopo di che bisogna far pervenire al Sindaco, in un periodo compreso tra il 40esimo e il 20esimo giorno prima del voto:

  • una dichiarazione che attesta la volontà di esprimere il voto presso la propria dimora;
  • un certificato, rilasciato dal medico dell’Asl non prima di 45 giorni della votazione, che deve attestare l’esistenza dell’infermità, con prognosi di sessanta giorni dalla data del rilascio del certificato.

Barriere architettoniche e servizi di trasporto

Nei casi in cui ci si ritrovi a votare in una sezione con la presenza di barriere architettoniche, il diritto di voto può essere espresso in un’altra sezione accessibile del Comune. Anche in questo caso, l’elettore deve esibire, oltre al certificato elettorale, un’attestazione medica rilasciata gratuitamente dall’Asl, che certifica l’impossibilità o la grave compromissione nella deambulazione.

Per garantire il diritto di voto anche alle persone con difficoltà motoria, i vari Comuni assicurano un servizio di trasporto pubblico per riuscire a raggiungere il seggio elettorale.

Un elettore che ha necessità di essere accompagnato fino all’esterno della cabina, può farsi accompagnare da una terza persona, che non dovrà esibire alcun documento.

Moreno Pesce sale la Tofana di Mezzo

Mercoledì 30 agosto 2022 Moreno Pesce accompagnato dalla guida alpina Lino De Nes e dal video maker Jacopo Bernard è partito dal Rifugio Pomedes per raggiungere i 3.244 m. della Tofana di Mezzo.

Moreno ha voluto salire la Tofana di Mezzo in occasione dei 25 anni dell’incidente che lo ha costretto a convivere con la protesi ma che non gli ha impedito di affrontare difficoltà alpinistiche sempre più impegnative.

La salita affrontata è stata fin da subito fra le più impegnative sia per l’inclinazione del percorso in ferrata che per il meteo non particolarmente favorevole, al punto che è stata fatta una variante rispetto al percorso previsto.

Queste condizioni non hanno impedito di raggiungere la cima e di fare un brindisi in questa giornata speciale.

Al tuo fianco: come migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità visiva

Si è concluso con successo il progetto friulano “Al tuo fianco”, avviato nel settembre del 2021 e rivolto alle persone con disabilità visiva. Finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, il progetto ha permesso a persone con disabilità visiva e pluridisabilità sensoriali di beneficiare di opportunità di crescita e apprendimento.

È stato promosso dall’ANFaMiV (Associazione Nazionale delle Famiglie delle Persone con Minorazioni Visive), dall’Associazione Heart4Children, dall’Organizzazione Mondo 2000 e ha coinvolto anche gli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico.

Apprendimento e crescita personale

Grazie al progetto sono stati realizzati incontri finalizzati all’apprendimento e alla crescita personale, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità visiva. Si è parlato, infatti, della capacità di orientarsi, di muoversi in autonomia e del sostegno per gli stati di depressione e ansia causati dalla perdita, totale o parziale, della vista.

Sono stati realizzati corsi di informazione/formazione, online e in presenza, con il supporto di professionisti esperti. Durante gli incontri, tra le altre cose, è stata illustrata la legislazione alla quale si possono appoggiare le persone con disabilità visiva, si è tenuto un corso di lettoscrittura Braille, si è parlato di patologie oculari e di come interpretare certificazioni cliniche.

Stimolazione multisensoriale e volontariato

Nel Laboratorio di Stimolazione Multisensoriale NUIEVE (Udine) e nel Centro di Ricerca del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova sono stati realizzati interventi di stimolazione multisensoriale destinati a ragazzi e adulti con disabilità visiva. Si sono tenuti due cicli da otto incontri individuali, gestiti da personale accademico specializzato nello studio di funzioni neurosensoriali.

“Al tuo fianco” ha coinvolto anche gli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, italiani e stranieri, che hanno svolto attività di volontariato affiancati dagli educatori dell’ANFAMIV, realizzando degli incontri interattivi destinati alla socializzazione.

Le Associazioni coinvolte in breve

ANFAMIV, l’Associazione Nazionale delle Famiglie delle Persone con Minorazioni Visive nasce negli anni Ottanta grazie ad alcune famiglie della provincia di Udine che avevano il desiderio di favorire la nascita di una mentalità più aperta nei confronti della disabilità visiva, in tutte le sue manifestazioni.

L’Associazione si rivolge agli adulti con disabilità visive, anche complicate da ulteriori disabilità. Opera in convenzione con ASU FC (l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale). Prevede anche l’erogazione di servizi socio-educativi per bambini e ragazzi con disabilità visiva.

Heart4Children è un’associazione di promozione sociale con sede a Gorizia che opera in ambito sociale ed educativo. Sviluppa attività e progetti che favoriscono e supportano il benessere psicofisico dei bambini, degli adolescenti e delle loro figure educative di riferimento. Heart4Children è un ente non profit che lavora in sinergia con Mind4Children, spinoff dell’Università degli Studi di Padova.

Mondo 2000 è un’organizzazione di volontariato che si trova a Duino Aurisina e che sviluppa progetti in ambito del sociale e della multiculturalità. L’obiettivo di Mondo 2000 è la promozione della comprensione tra i popoli, della pace e della tolleranza. Lavora abbinando le attività di volontariato con attività come teatro, sport, ballo, canto, realizzazione di video e vari laboratori artistici.

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