Diritti persone con disabilità

Diritti persone con disabilità: nasce l’Agenzia Nazionale Anffas Antidiscriminazioni

Sono molti gli episodi di discriminazione che le persone con disabilità sono costrette a vivere ogni giorno sulla propria pelle. Ma da oggi esiste un nuovo strumento a favore dei loro diritti, ovvero l’Agenzia Nazionale Anffas Antidiscriminazioni.

ANFFAS ha infatti reso noto che l’Agenzia contribuirà a contrastare questo tipo di discriminazioni, tutelando i diritti delle persone con disabilità così come quelli dei loro familiari.

L’Agenzia è nata nel progetto AAA-Antenne Antidiscriminazioni Attive e ha il fine di studiare, analizzare e monitorare il fenomeno della discriminazione, supportando le persone con disabilità, i loro familiari e le associazioni che le tutelano a livello giudiziario.

Siamo di fronte ad una Rete Nazionale alla quale si ricollegano le varie realtà che già operano sul tema, così come i referenti degli Sportelli e di Attivisti. Nella Rete sono presenti soggetti eterogenei tra loro, che puntano a prevenire e a contrastare le discriminazioni a causa della disabilità.

Tutto questo sulla scia dell’articolo 2 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che definisce la discriminazione come «qualsivoglia distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità che abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o annullare il riconoscimento, il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo. Essa include ogni forma di discriminazione, compreso il rifiuto di un accomodamento ragionevole».

Nonostante tutto, le discriminazioni sono ancora un fenomeno molto diffuso. Per Roberto Speziali, presidente di ANFFAS, «le discriminazioni possono infatti comunque avvenire a causa di pregiudizi e mancata consapevolezza e a questa situazione non ci si deve mai rassegnare ma anzi, dobbiamo essere ancora più coscienti che è necessario continuare a promuovere con forza ed impegno inclusione e uguaglianza, e questo è l’obiettivo che ci poniamo con la nostra Agenzia, certi di riuscire perché non saremo mai completamente appagati finché tutti i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie non saranno resi esigibili e attuati».

 

 

podcas: punti di vista

“Punti di vista”: un podcast realizzato da liceali per parlare di disabilità e di inclusione

Il podcast dell’inclusione sociale

Punti di Vista” è un nuovo podcast realizzato da CBM Italia, che racconta la disabilità e l’inclusione attraverso le voci degli studenti del Liceo Volta di Milano.

Il podcast è l’elaborato finale di “Sono inclusivo”, un progetto didattico con l’obiettivo di educare alla diversità, favorire l’inclusione di tutti i giovani e sensibilizzare l’opinione pubblica sul mondo della disabilità.

Grazie alla guida di un team di esperti, i ragazzi hanno acquisito nozioni e conoscenze rispetto ai diritti delle persone con disabilità e sui comportamenti da attuare per costruire una società pienamente inclusiva.

I ragazzi hanno realizzato tre puntate, nella quali hanno parlato tra di loro e intervistato alcuni ospiti, affrontando il tema del linguaggio inclusivo e quello della discriminazione. Sostiene Anna Rossi, presidente dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare: «Le parole sono il mezzo che noi usiamo per raccontare il mondo, quello che esiste e quello che non esiste.».

Prosegue: «Se una cosa la raccontiamo male, diamo vita a qualcosa che non è esattamente vero. Nel caso della disabilità, per tanto tempo, sono stati usati (non necessariamente in modo sbagliato, cattivo) dei termini che non raccontano la realtà. Faccio il mio esempio personale: a volte scrivono “Anna soffre di”, facendo riferimento alla mia patologia. Io però conduco una vita che, certamente, ha avuto dei momenti complessi e di sofferenza, come accade a tutti, ma io non faccio una vita di sofferenza: la mia è una vita attiva, piena, normale da tantissimi punti di vista».

500 abarth con acceleratore reversibile

500 Abarth con pedale acceleratore reversibile

In questa 500 Abarth è stato installato un pedale acceleratore reversibile per permettere la guida con il piede sinistro. Si può notare che, grazie a una nuova paratia copripedale, non si è provveduto al taglio del pedale originale ne alla foratura del pianale.

La paratia infatti è ancorata al sedile mediante un telaietto. Il tutto verrà poi coperto dal tappetino che sarà eventualmente sagomato. Tutto ciò è molto importante al fine di mantenere l’integrità della vettura anche in funzione di una futura eliminazione dei dispositivi.

Bottan Roberto nella giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro

Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro

DOMENICA 8 OTTOBRE CELEBRATA LA GIORNATA PER LE VITTIME DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO

Si è celebrata domenica 8 ottobre la giornata per le vittime sugli incidenti sul lavoro. Dopo la Messa officiata nella Chiesa di Santa Lucia a Venezia si è svolta presso la sale del Tiepolo di Palazzo Labia una cerimonia con la partecipazione del Direttore INAIL Venezia Terraferma Dott. Massimo Prandi, Assistente sociale INAIL Venezia Terraferma Dott.ssa Elisa Lorenzetti, Presidente ANMIL Alex Tiozzo, Presidente CGIA Mestre Roberto Bottan.

E’ stata  l’occasione per riflettere sulla piaga degli incidenti sul lavoro, la cause, la prevenzione e l’assistenza post traumatica

E’ stato ribadito da tutti gli intervenuti che solo attraverso un patto fra tutti gli attori coinvolti, Lavoratori – Imprese – IstituzioniAssociazioni di categoria, si possono intraprendere azioni che possano mirare all’obiettivo della riduzione degli incidenti fino alla loro eliminazione

Telecamera Dacia Jogger taxi

Dacia Jogger ibrida convertita in taxi

Vi mostriamo un altro esempio di veicolo convertito e allestito da uso privato a taxi. Questa nuova Dacia Jogger ibrida è stata allestita ad uso taxi per un nostro cliente.

Veicolo allestito ad uso taxi

Cosa comprende l’allestimento taxi?

  • Tassametro a specchio;
  • Dash cam;
  • Luce a led supplementare;
  • Centralina radio;
  • Comandi di bordo.

 

Non perderti altri allestimenti di questo tipo! Seguici sui nostri social e passa a trovarci presso la nostra sede!

Moreno Pesce scala una ferrata

Moreno Pesce, salita la ferrata della memoria

Come annunciato sabato 7 ottobre,  di buon mattino, Moreno Pesce, atleta paralimpico, in compagnia di Lio del Nes (guida emerita del Collegio Veneto) e del video maker Jacopo Bernard ha salito la Ferrata della Memoria, sopra Longarone che si snoda lungo la parete destra della Valle del Vajont, proprio di fronte a quella dove sessant’anni fa è avvenuto il terribile crollo del quale oggi si celebra la sempre dolorosa memoria.

Alla fine della ferrata Moreno ha rilasciato:

“Tutto bene, non ho fatto neanche troppa fatica, un paesaggio surreale, siamo saliti avvolti nel silenzio più totale rotto solo dai comandi tra me e Lio. I nostri occhi costantemente rivolti alla parete della frana che sta proprio di fronte alla linea della Ferrata della Memoria. Un bel lavoro di gruppo eravamo in quattro, abbiamo condiviso lo spirito doveroso di questa salita.
Sono sinceramente contento di aver scelto il confronto più umano che tecnico con questa ferrata perché è doveroso il tributo cosciente e continuo a tutte le vittime della tragedia del Vajont. Bisogna esercitare la memoria anche scalando in un ambiente che comunque trasmette molto di ciò che è successo. La roccia parla in silenzio”.

Immagini – Jacopo Bernard

Moreno Pesce scala una ferrata con corde

La ferrata della memoria, in ricordo della tragedia del Vajont

Era la notte del 9 ottobre 1963 quando un’immensa frana staccatasi dal Monte Toc precipitò nelle acque del bacino artificiale della diga del Vajont.

L’esondazione di quella massa d’acqua provocò la distruzione degli abitati sottostanti la diga tra cui Longarone ed altri paesi limitrofi cancellandoli per sempre, causando la morte di quasi 2000 persone, di cui oltre 450 erano bambini.

Il nostro amico Moreno Pesce, atleta paralimpico, ha deciso di affrontare l’impegnativa Ferrata della Memoria in ricordo di quella tragedia. La ferrata, inaugurata nel 2015, si sviluppa lungo la parete destra della Valle del Vajont, proprio di fronte a quella dove è avvenuto il crollo.

Moreno Pesce, salirà sabato mattina (7 ottobre), accompagnato dalla guida emerita Lio De Nes e dal video maker Jacopo Bernard. Il tracciato della Ferrata della Memoria, ha uno sviluppo aereo verticale di 700 m. e per un atleta amputato richiede un buon allenamento e soprattutto forza. Moreno Pesce conosce già la salita perché l’ha affrontata tempo fa come test tecnico test proprio con la sua guida di sempre, Lio De Nes.

Questa volta assumerà per entrambi un valore completamente diverso. La Ferrata della Memoria è stata ideata proprio per ricordare le persone che persero la vita nel tragico evento di sessant’anni fa.

Furgone LILT Venezia attrezzato per disabili

Ford custom attrezzato consegnato alla sede LILT di Venezia

Da oggi la sede di Venezia della Lega Italiana alla Lotta contro i Tumori entro in possesso di un nuovo Ford Custom attrezzato per il traporto di persone in difficoltà.

Ford Custom per il trasporto di disabili

In questo veicolo abbiamo installato un sedile girevole robotizzato che effettua in modo automatico tutti i movimenti di rotazione, uscita e abbassamento. Dall’interno del veicolo, per mezzo di una semplice pulsantiera, il sedile si muove in modo ottimizzato grazie alla programmazione eseguita  in officina

E’ stata modificata l’apertura della porta per portarla a circa 90° in modo da agevolare il più possibile le manovre di caricamento

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