Visita revisione saltata? Stop pensione invalidità

INPS: sospensione immediata della pensione se soggetto assente alla visita di revisione

Il messaggio dell’INPS è chiaro: in caso di assenza alla visita di revisione, l’invalidità civile verrà immediatamente sospesa. In realtà, l’interessato potrà dare alla Struttura territorialmente competente una giustificazione idonea all’assenza entro 90 giorni. Comunque, l’assenza a visita di revisione causa -in ogni caso- la definitiva revoca alla prestazione economica, dalla data dell’inizio della sospensione.

L’assenza anche alla seconda convocazione determina la revoca definitiva della pensione

Lo scorso 6 maggio, con un apposito messaggio, l’INPS ha fornito tutte le istruzioni del rinnovo della pensione di invalidità civile. Infatti, dal 7 maggio, saltare una visita di revisione -accertamento di permanenza dei requisiti- significa veder sospesa la propria prestazione immediatamente. Dunque, gli invalidi civili devono rispettare regole stringenti in merito alle visite di controllo e alle tempistiche ad esse collegate.

Innanzitutto, “la sospensione della prestazione avverrà dalla data della convocazione a visita, nel caso in cui il soggetto convocato non si presenti […]”. Dunque, prima ancora di poter motivare la propria assenza, l’interessato vedrà adesso sospendersi la pensione d’invalidità. Quindi, egli riceverà comunicazione di suddetta sospensione congiuntamente all’invito a presentare, entro 90 giorni, idonea giustificazione dell’assenza.

Qualora la risposta del soggetto venga accolta perché giudicata fondata, egli riceverà apposita comunicazione con le coordinate della nuova visita. Invece, se lo stesso continuasse a risultare assente, la prestazione economica verrà definitivamente revocata, dalla data dell’avvio della sospensione. Testualmente: “(…) a prescindere dall’esito della comunicazione postale, l’assenza a visita di revisione determinerà […] la sospensione cautelativa della prestazione economica, senza necessità di altro intervento […]”.

 

Google Maps: servizio pratico per disabili

Vuoi sapere, ad esempio, se quel negozio è accessibile alle carrozzine? Consulta Google Maps

La funzione di Google generalmente destinata a conoscere strade o percorsi per giungere a destinazione, da oggi ha una nuova funzione. Infatti, nella propria scheda My Business, negozi, imprese e attività possono indicare -ad esempio- informazioni importanti riguardo la loro modalità di accesso. Nel caso di soggetti disabili, tale funzione diventa particolarmente interessante per conoscere l’accessibilità di: ingresso, bagno, posti a sedere, parcheggio.

Google Maps: informazioni sui servizi, dati e foto di eventuali barriere architettoniche

Oramai, qualsiasi dubbio si affacci alla nostra mente viene rapidamente risolto dando un’occhiata su Google. Infatti, il motore di ricerca più utilizzato al mondo, offre informazioni importanti riguardo un’ampia varietà di argomenti e situazioni. Tuttavia, recentemente, si è aperta la possibilità di usufruire dello stesso anche in funzione pratico-sociale; andiamo -dunque- a vedere di che cosa si tratta.

Google My Business è un profilo gratuito che i pubblici esercizi possono aprire gratuitamente per essere trovati da chi effettua la ricerca, anche su Maps. Ad esso, oggi, oltre alle classiche voci informative sui servizi, e dati pratici, è possibile aggiungere altre informazioni importanti. Ad esempio, si potranno inserire specifiche sullo stato di accessibilità -interna ed esterna- della propria attività da parte di soggetti disabili.

Innanzitutto, l’ingresso: è agibile a persone su sedia a rotelle? Qui, è anche specificabile l’eventuale presenza di gradini. Idem per il bagno e l’ascensore: sono larghi a sufficienza da permettere alla sedia a rotelle l’accesso e la permanenza? Infine, i posti a sedere e gli spazi di parcheggio: il quadro è completo e il cliente disabile diventa velocemente consapevole.

 

Frame Peugeto 108 con frizione automatica

Allestimento disabili: frizione automatica su Peugeot 108

Hai bisogno del cambio automatico ma la tua auto preferita non è disponibile con questo accessorio?

Nessun problema, Bottan Carlo & C è in grado di realizzare l’allestimento per disabili di cui hai bisogno!

Vi parliamo di questa Peugeot 108, allestita per la guida di persone disabili con l’installazione di una frizione automatica.

Ma come funziona questo dispositivo?
Il dispositivo è costituito da una serie di elementi elettronici e meccanici che consentono il movimento del pedale della frizione. All’accensione del veicolo il pedale della frizione scende e permette di inserire la marcia. Premendo l’acceleratore il pedale sale facendo cosi partire il veicolo.

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Come faccio a cambiare la marcia?
Per cambiare la marcia è sufficiente muovere la leva del cambio: un sensore all’interno del pomello rileva l’intenzione del guidatore provvedendo al movimento del pedale della frizione.

Quando il guidatore ha necessità di fermarsi il motore si mette automaticamente in folle attraverso la rilevazione della velocità o dei bassi giri del motore.

Guarda il video per vedere l’allestimento in funzione

Bonus genitore single con figlio disabile

Il bonus mamme single di figli disabili potrebbe essere esteso anche ai padri

Sembra esserci una novità riguardo il bonus per madri single di figli disabili: potrebbe vedere un’estensione anche ai padri. La modifica è stata inserita nel testo di legge di conversione del Decreto Sostegni (decreto- legge 22 marzo 2021, n.41) approvato ieri alla Camera in via definitiva.

Tuttavia, il condizionale è d’obbligo: mancano il decreto attuativo e ulteriori chiarimenti che ne specifichino i requisiti d’accesso.

Originariamente, l’idea era di concedere un contributo mensile pari al massimo a 500 euro netti, alle madri di figli disabili. Nello specifico, questa misura particolare era pensata per le madri disoccupate o monoreddito di nuclei familiari monoparentali.

Non solo: per poterne beneficiare, i figli a carico dovevano avere una disabilità riconosciuta non inferiore al 60%.
Tuttavia, tale provvedimento inserito nella legge di bilancio del ’20 conteneva non pochi punti deboli: innanzitutto, a parità di condizioni, i padri ne venivano esclusi. In secondo luogo, non era chiara la base sulla quale fossero modulati i 500 euro in questione. Infine, la percentuale di disabilità viene espressa solo dai 15 anni in su: come agire -dunque- nel caso di figli più piccoli?

Ora, nel Decreto Sostegni, il testo è stato parzialmente modificato: invariato il tetto massimo di 500 euro netti e la percentuale di disabilità. Si allarga la platea dei destinatari: non solo le madri, ma anche i padri, purché single, monoreddito o disoccupati. Infine, si aspetta il decreto contenente i criteri di individuazione dei destinatari: previsto per lo scorso marzo, non ancora adottato.

 

Agevolazioni disabili 2021: iva ridotta 4%

Novità e semplificazioni sui documenti per aliquota agevolata per auto e ausili tecnici/ informatici

Ieri, per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici con iva al 4%, si doveva esibire prescrizione autorizzativa dell’Asl e certificato di invalidità funzionale permanente. Oggi, invece, è sufficiente la copia del certificato attestante invalidità funzionale permanente rilasciato dall’Asl. Si tratta di una modifica entrata in vigore lo scorso 4 maggio, giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Favorire l’acquisto di sussidi tecnici e informatici per facilitare autosufficienza e integrazione

Rientrano nel beneficio, dispositivi e apparecchiature basate su tecnologie informatiche, elettroniche o meccaniche, sia fabbricati appositamente che prodotti in serie. E’ il caso, ad esempio, dell’acquisto di un computer, di un telefono viva voce, di un fax o di un modem, etc. Strumenti che, necessariamente, devono essere a beneficio di persone con menomazioni visive, uditive, motorie o del linguaggio, permanenti.

Infatti, la funzione di tali apparecchiature deve essere la facilitazione nell’approccio pratico ad uno o più ambiti di vita. Tra questi, troviamo: la facilitazione della comunicazione interpersonale, il controllo dell’ambiente, l’elaborazione grafica o scritta e l’accesso alla cultura e all’informazione. Non ultimo, una tra le funzioni di tale speciale strumentazione tecnico/informatica deve esserci l’assistenza alla riabilitazione.

Inoltre, il certificato di invalidità va esibito al venditore nel momento stesso dell’acquisto di suddetta strumentazione. Infine, allo stesso modo, anche per i mezzi di ausilio all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento disabili si applica la stessa iva agevolata. Ultimo: l’iva è al 4% anche per l’acquisto di autovetture nuove o usate e per gli adattamenti di veicoli precedentemente non adattati.

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Disabili: superbonus 110% per abbattimento barriere

Prorogata al 30 giugno 2022 la detrazione fiscale per gli interventi di abbattimento barriere

Una delle misure introdotte nella Legge di Bilancio 2021 è l’estensione della detrazione del 110% per l’abbattimento delle barriere architettoniche casalinghe. Tale misura va ad affiancarsi alla stessa detrazione già prevista per opere di efficientamento energetico, e si estende anche agli ultrasessantacinquenni. Dunque, si tratta dell’introduzione di strumenti, tecnologici e/o robotici, che favoriscano la mobilità interna ed esterna all’abitazione per persone portatrici di handicap.

Per accedere alla detrazione, gli interventi devono rispettare specifiche caratteristiche di legge

La Legge di Bilancio 2021 introduce l’estensione della detrazione del 110% anche per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche casalinghe. Qui, si fa riferimento alla realizzazione di strumenti quali ascensori e montacarichi, robot o mezzi tecnologici avanzati per disabili con connotazione di gravità. Inoltre, si allarga la platea di persone beneficiarie: ne sono inclusi i lavori effettuati in favore di ultra sessantacinquenni.

Tuttavia, per poter avere accesso alla detrazione, gli interventi realizzati devono, tutti, rispettare i requisiti previsti dalla legge. Nello specifico, nel Decreto Ministeriale si parla di “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici […]”. Lo scopo resta, dunque, favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche, indipendentemente dall’età delle persone disabili che vi abitano.

Infine, il termine per l’accesso al bonus è stato esteso fino al 30 giugno 2022. In particolare, gli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2021, vedranno una detrazione suddivisa in cinque identiche quote annuali. Invece, le detrazioni per i lavori realizzati tra il 1gennaio e il 30 giugno 2022 saranno applicate in 4 identiche rate annuali.

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Dash cam auto che cos’è?

Tutti i vantaggi di avere una dash cam installata nella tua auto.

La Dash Cam è una specie di scatola nera in grado di fornire video, immagini e informazioni precise. Infatti, collegata sul cruscotto, essa registra ciò che accade all’interno e all’esterno dell’abitacolo. Dunque, la dash cam ci permette di avere informazioni importanti su tutte le dinamiche in cui l’auto è coinvolta.

In caso di incidente stradale, la dash cam è una testimonianza diretta

Molto diffusa in America e Russia, la telecamera da cruscotto, o dash cam, è una fotocamera digitale di piccole dimensioni. L’installazione è semplice, come pure la ricarica della batteria: è sufficiente collegarla all’accendisigari e la registrazione procede a ciclo unico. Inoltre, ne esistono modelli con due diverse telecamere: una sul parabrezza e una sul lunotto posteriore, fornendo una visuale completa.

Inoltre, la dash cam non necessita di particolare assistenza ed è molto utile in caso di incidente stradale. Infatti, essa fornisce documentazione utile da condividere con assicuratori e forze dell’ordine, al fine di ricostruire la dinamica dei fatti. Non solo: i filmati prodotti si rivelano utili anche per contenziosi, tentativi di truffa e atti di vandalismo.

Oltre a ciò, la dash cam consente di archiviare i momenti piacevoli trascorsi all’interno della propria auto. Ad esempio, si può registrare un viaggio “on the road” dall’inizio alla fine, in completa sicurezza. Infine, il nostro centro di installazione convenzionato ti garantisce l’installazione per un suo perfetto funzionamento: chiamaci per info o prenotazioni!

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Vaccini ai disabili siano una priorità

La ministra Stefani sollecita l’Inps per agevolare la priorità vaccinale ai disabili

In questi giorni, Ministero dei disabili, Inps e generale Figliuolo sono in contatto per far avere la priorità vaccinale alle persone con disabilità. La Disability Card, che parrebbe entrare in funzione entro l’anno, contenendo informazioni relative alla condizione di disabilità, dovrebbe agevolare il sistema di elencazione. Intanto, il decreto legge Sostegni, fino al 30 giugno 2021, stanzia 100 milioni per le disabilità nel settore del lavoro dipendente.

Molte difficoltà nelle vaccinazioni per i disabili e per i loro caregiver

Stefani dichiara che la sua prima azione nel Governo è stata la priorità vaccinale per le persone con disabilità, familiari e caregiver. In effetti, già lo scorso marzo, la neo ministra aveva chiesto un confronto con le due principali federazioni rappresentanti la disabilità. A seguito di ciò, aveva inoltre inviato una mail al ministro Speranza, chiedendo la priorità al vaccino proprio per le categorie su indicate.

Priorità necessaria, dal momento che per molte persone disabili la pandemia ha avuto conseguenze gravi sulle capacità motorie e sociali. Da qui la decisione del Ministero della Salute: precedenza a chi ha la Sindrome di Down, ai disabili fisici, sensoriali, intellettivi e psichici. Tuttavia, il problema della triste guerra tra poveri rimane, perché gli enti locali stanno procedendo in ordine sparso, senza attinenza alle indicazioni ministeriali.

In effetti, ad oggi parrebbe che, in alcune regioni, i disabili gravi abbiano ancora troppe difficoltà di accesso alla prenotazione. Talvolta, si rimanda per mancanza di vaccini (Sardegna), tal altra si è rimasti addirittura alle mere dichiarazioni di intenti (Campania). Insomma, nell’attesa di una Card Europea e di semplificazioni generali, oggi si continua a chiedere alle regioni di adeguarsi ai dettami ministeriali nazionali.

Disability Card: come ottenerla

La Disability Card verrà rilasciata dall’Inps ai soggetti in condizione di disabilità, media, grave e di non autosufficienza. Una volta inoltrata la richiesta, l’Inps verificherà i dati inseriti e procederà al completamento della procedura entro 60 giorni dalla richiesta.

La procedura per il rilascio della Card avverrà tramite il portale dell’Inps

Ma cos’è e come funziona la Disability Card o Carta Europea della disabilità? Lo spieghiamo in questo articolo

La produzione materiale della Disability Card verrà realizzata dall’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato; tuttavia, la procedura per il suo rilascio è da effettuarsi tramite il portale telematico dell’Inps. Infatti, qui andranno inseriti i seguenti dati del richiedente: nome e cognome, codice fiscale, domicilio, residenza, spedizione e telefono, oltre ad una sua fototessera.

Quindi, verificati i dati e la sussistenza dei requisiti per il rilascio, la procedura sarà completata con la spedizione della Card allo stesso richiedente.

Inoltre, provvista di tali dati e fototessera personale, la Disability Card avrà valore sia di documento di identità che di riconoscimento di invalidità. Perciò, nel caso di deterioramento, distruzione, smarrimento o furto, si dovrà rifare una nuova richiesta telematica all’Inps.
Tuttavia, per le sopra citate specificità di smarrimento o furto, sarà necessario allegare la relativa denuncia alle Autorità.

La durata della Disability Card sarà di 10 anni, al termine dei quali –previa ulteriore verifica dei requisiti- si potrà chiederne il rinnovo. L’Inps potrà verificare in qualsiasi momento la sussistenza di tali requisiti e, in mancanza degli stessi, potrà revocarla.

Nel caso in cui, invece, la persona rientri nelle categorie di non autosufficienza (indennità speciale, di comunicazione o di invalido minorenne con difficoltà persistente) l’Istituto provvederà autonomamente alla sostituzione della carta aggiornata.

Installazione di un riscaldatore Webasto su Iveco Daily

Una soluzione di riscaldamento per veicoli destinati al trasporto di persone.

L’allestimento consiste nell’installazione di un riscaldatore autonomo ad aria Webasto 2000 Calorie, costituito da una piccola caldaia a gasolio alimentata da una pompa combustibile “goccia a goccia” gestita elettronicamente e comandata da un commutatore posto sul cruscotto del veicolo.

Il volume d’aria prodotto e la temperatura sono tali da permettere un efficace riscaldamento nei veicoli destinati al trasporto di persone disabili soggetti a frequenti aperture del portellone posteriore.

Il riscaldatore Webasto 2000 Calorie viene installato all’interno del veicolo e posizionato sotto una panchina protetto da un rivestimento multistrato marino.

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