assistenza caregiver

Il 23 marzo si terrà una manifestazione contro i tagli ai caregiver

A Milano molti partiti politici hanno aderito alla manifestazione che si terrà sabato 23 marzo alle ore 11.00. La manifestazione è stata organizzata dalle associazioni di persone con disabilità per protestare contro i tagli effettuati dalla Regione Lombardia agli assegni mensili ai caregiver ma anche contro lo stop alle nuove domande per mancanza di fondi.

Dichiara la consigliera regionale Lisa Noja:

«Parteciperemo con grande convinzione al sit-in, convinti che la Regione non stia compiendo il proprio dovere nel supportare le famiglie di persone con disabilità. In Consiglio Regionale abbiamo chiesto all’assessora Lucchini di fermarsi».

Quest’ultima

«ha invece annunciato che saranno ridotti i tagli previsti, ma semplicemente con lo spostamento di risorse da altri capitoli e col rinvio del potenziamento dei servizi. Ancora peggio, non ha escluso la creazione di liste d’attesa, gravemente discriminatorie, per l’accesso a misure di sostegno essenziali per cittadini lombardi estremamente provati da una vita quotidiana piena di difficoltà. Tutto questo è intollerabile».

Per il consigliere regionale Onorio Rosati, «l’effetto delle riduzioni rischia di creare ulteriori problemi alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Si tratta, lo affermano le stesse fonti regionali, di circa 17mila persone. I caregiver sono il primo alleato per realizzare progetti sociali a beneficio delle persone non autosufficienti, non si può non riconoscerlo».

Le associazioni promotrici invitano a partecipare alla manifestazione tutte le famiglie, le associazioni, le istituzioni, le altre Regioni e la società civile, poiché «una condizione sociale come quella della disabilità non può essere confinata, ma deve diventare universale».

donna parla al computer

Speak for me: l’intelligenza artificiale che fa parlare le persone con Sla

Entro la fine del 2024 Microsoft metterà a disposizione una nuova funzionalità, chiamata “Speak for me”. Tale funzionalità verrà integrata all’interno del sistema operativo Windows 11, e migliorerà l’accessibilità degli utenti.

Già con Copilot Lab, funzione basata sull’intelligenza artificiale, Microsoft ha consentito a coloro che hanno difficoltà visive e/o nel linguaggio di relazionarsi meglio con il PC. Ma Speak for me farà molto di più.

Nel corso della 14esima edizione della conferenza Ability Summit, Microsoft ha annunciato la nuova opzione, che sarà operativa grazie all’aggiornamento 24H2 di Windows 11.

L’intelligenza artificiale supporterà le persone affette da Sla e con disabilità nel linguaggio utilizzando la loro voce naturale per poter comunicare con messaggi registrati nelle chat su Teams, oppure dal vivo, nel corso delle videoconferenze.

Il software, che si allenerà su spezzoni di parlato (nel caso in cui questi siano disponibili), riprodurrà il tono e la cadenza della voce. Dunque, l’intelligenza artificiale replicherà la voce originale della persona, che potrà essere utilizzata anche far parlare gli avatar presenti nelle app Microsoft.

Microsoft, durante la conferenza, ha ricordato anche l’applicazione Seeing AI, disponibile su Android, che sfrutta la fotocamera dello smartphone per raccontare quello che si trova nell’ambiente circostante, supportando le persone con difficoltà visive.

Ragazza sedia rotelle

Presentata al Senato una petizione sui diritti delle persone con disabilità

Sono passati 15 anni da quando l’Italia ha ratificato l’esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite relativa ai diritti delle persone con disabilità, con l’impegno politico e legale di una sua piena attuazione. Ad oggi, tuttavia, questo impegno non è ancora stato pienamente realizzato.

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità assicura alle persone con disabilità sia la pienezza dei diritti umani sia la partecipazione alla vita sociale ed economica. Dunque, non si parla di dar vita a dei diritti speciali, ma di concretizzare ed estendere i diritti umani anche alle persone con disabilità.

Lo scopo è la promozione delle pari opportunità per le persone con disabilità, impedendo loro di venire discriminate dalla società.

La Convenzione spinge gli Stati alla creazione di servizi specializzati che accompagnano la realizzazione di tutti gli obblighi previsti.

Gli Stati, inoltre, sono obbligati a presentare periodicamente dei rapporti al Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità. Il primo rapporto deve essere presentato entro i primi due anni dalla ratifica, mentre i successivi vanno presentati ogni 4 anni.

Lo scorso 3 marzo 2024 è stata inviata una petizione popolare a Ignazio La Russa, Presidente del Senato, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla Convenzione.

L’Italia ha ratificato la Convenzione e il Protocollo opzionale 15 anni fa (Legge dello Stato 3 marzo 2009 n.18), ma non è mai stata pienamente attuata. Con la petizione si punta a rimediare a questa mancanza, richiedendo il pieno riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità.

È possibile firmare la petizione al seguente link:

https://www.change.org/Convenzione_ONU_Italia_disabili

Open Channel TV

Open Channel TV: una web TV per persone sorde completamente accessibile

Open Channel TV è il nuovo progetto gestito dall’ente di ricerca no-profit Ossmed Ets, ovvero l’Osservatorio nazionale sulla mediazione linguistica e culturale, all’interno del progetto “Sais – Sensibilizzazione, accessibilità e indipendenza delle persone sorde – Marche 2.0” della Regione Marche, finanziato dal Ministero per le disabilità.

Si tratta di un progetto innovativo che punta alla creazione entro il 2024 di un canale televisivo online che riporti informazioni completamente accessibili per le persone sorde, segnanti e oraliste. Il progetto si ispira ad altre iniziative che hanno avuto molto successo in altri paesi, come Usa e Canada.

«Open Channel non è una web tv per i sordi, ma con i sordi», dichiara Carlo Nofri, ideatore del progetto.

Il format video sarà completamente inclusivo, e presenterà le informazioni attraverso filmati che mettono insieme immagini, voce e testi sottotitolati in italiano, accanto ad una finestra con interprete Lis.

Open Channel TV proporrà notiziari e rubriche a partire da giugno 2024, con periodicità settimanale, dopo una prima fase sperimentale che terminerà a maggio 2024.

Master universitario disabilità

Primo master universitario per la formazione di figure professionali a sostegno delle persone con disabilità

L’Università di Torino e il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione ha annunciato l’apertura delle iscrizioni ad un nuovo master, Esperto/a in progettazione personalizzata e partecipata in attuazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità (CRDP).

Si tratta dell’unico master del genere in Italia. Nato dall’idea di Antonella Lavazza e Manuela Lavazza e sostenuto dalla Fondazione Time2, il master si propone di formare nuove figure professionali capaci di accompagnare e sostenere il progetto di vita delle persone con disabilità, seguendo i principi della convenzione ONU.

Il master avrà 35 posti, e segue la legge 227/21, che affida al governo il compito di riformare il mondo dei servizi per le persone con disabilità, garantendo il loro pieno esercizio della cittadinanza.

Il percorso varrà 60 crediti e durerà 18 mesi, per un costo di 2.700 euro; tuttavia, Fondazione Time2 metterà a disposizione 35 borse di studio del valore di 2.000 euro, consentendo ai partecipanti di pagare una quota di 700 euro.

Dichiara Cecilia Marchisio, direttrice del master: «Per attuare la riforma in arrivo e rispondere alla richiesta sempre più pressante che viene dalle persone con disabilità e dalle loro famiglie, così come dagli operatori più attenti, è necessario formare professionalità nuove. Servono professionisti capaci di lavorare sui contesti per rimuovere le barriere che oggi impediscono alle persone con disabilità di partecipare al mondo di tutti».

Prosegue: «Il master, che vanta fra i propri docenti i più qualificati esperti nazionali sul tema, si propone di accompagnare la riforma dei servizi che discenderà dai decreti attuativi della 227/21 che sono in approvazione. L’istituzione del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, approvata dal Consiglio dei ministri nelle scorse settimane, è il primo dei grandi cambiamenti in arrivo. Gli operatori e le operatrici che il master formerà saranno in grado di accompagnare le proprie organizzazioni nella riorganizzazione: passo necessario per adeguare i servizi al mandato di cittadinanza piena per tutti e tutte che la Convenzione ONU ci prescrive».

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