360 km per sostenere ragazzi autistici

Tour ciclistico nelle cantine di vini naturali per sostenere ragazzi autistici pasticceri

Extra Mile è un tour in biciletta di 360 km pensato per raccogliere fondi a favore di Addolciamo l’Autismo. Infatti, si tratta del laboratorio di pasticceria dove lavorano ragazzi e ragazze con autismo, supportato da ANGSA, con sede a Mogliano Veneto (Tv). L’obbiettivo è il raggiungimento di 3.600 euro per acquistare un banco vetrina refrigerato e 5 banchi da lavoro in acciaio.

Extra Mile raccoglie fondi attraverso un tour ciclabile delle cantine del Veneto

Una corsa in bici di 360 km lungo tre provincie del Veneto; tappa in 12 cantine produttrici di vino naturale. Questa è la realtà di Extra Mile: il tour pensato per raccogliere fondi in favore di Addolciamo l’Autismo. Infatti, il laboratorio veneto di pasticceria in cui lavorano ragazzi e ragazze con autismo necessita di strumenti specifici.

Da qui, l’obbiettivo: raggiungere 3.600 euro per l’acquisto di un banco vetrina refrigerato e 5 banchi da lavoro in acciaio. L’iniziativa, svolta il 26 e 27 giugno scorsi, è stata caratterizzata da un percorso ciclabile tra le provincie di Padova, Treviso e Vicenza. Il programma ha incluso la tappa presso le dodici cantine produttrici di vino naturale che sostengono questa raccolta fondi.

Aperta a tutti, l’iniziativa ha previsto numerose ricompense, come -ad esempio- dei biscotti artigianali prodotti dagli stessi ragazzi del laboratorio. Infine, dal tour avrà luogo alla creazione della “Giuda alle Cantine Naturali del Veneto”, anch’essa a scopo benefico. Comunque, è ancora possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso una libera donazione, tramite il link:  https://sostieni.link/29146

Ford C Max allestita per il trasporto di disabili

Come è possibile facilitare l’ingresso in auto di una persona con difficoltà motorie? Installando una sedile girevole!

In questa Ford C Max per agevolare il trasporto di una persona disabile, è stato installato un sedile passeggero con base girevole. Il sedile ruota di 90° fuoriuscendo cosi dalla sagome del veicolo consentendo il passaggio dalla carrozzina al veicolo in modo facilitato.

A tale scopo è stata modificata l’apertura della porta portandola a circa 90°

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Art4sport: cos’è e cosa fa

Art4sport promuove lo sport paralimpico per bambini e ragazzi portatori di protesi di arto

Nata nel 2009, Art4sport crede nello sport come terapia per il recupero fisico e psicologico nell’ambito della disabilità. Infatti, si tratta dell’Onlus ispirata alla storia di Bebe Vio, quindi rivolta a bambini e ragazzi portatori di protesi di arto. La sua missione è dunque andare a sopperire alle carenze del SSN nell’ambito dell’erogazione delle protesi ad uso sportivo.

Art4sport utilizza lo sport come terapia, promuove lo sport paralimpico e finanzia protesi sportive

L’Onlus Art4sport nasce nel 2009, dalla volontà di colmare le mancanze del Sistema Sanitario Nazionale in ambito sport per amputati. In effetti, l’anno prima, Teresa e Ruggero, fondatori e genitori di Bebe Vio, si scontrano con la meningite meningococca della figlia. Evento che, nonostante l’amputazione dei quattro arti, non le impedisce di tornare alla vita di prima.

Infatti, alla base della velocissima reazione della piccola Bebe c’è il suo desiderio scalpitante di tornare a praticare scherma. Ecco che l’associazione Art4sport rappresenta un punto di riferimento per Bebe, proprio come per altri ragazzi con la sua stessa necessità. In effetti, le sue missioni sono: utilizzare lo sport come terapia e promuovere la pratica dello sport paralimpico in Italia.

Inoltre, affinché ciò si possa realizzare, è necessario studiare, realizzare e finanziarie le costosissime protesi e le varie attrezzature. Quindi, Art4sport dedica molta attenzione anche alla modifica e sostituzione delle stesse protesi, affinché esse possano seguire la naturale crescita del ragazzo. Infine, dal 2010, l’Associazione organizza Giochi senza barriere: manifestazione sportiva “[il cui] scopo è far capire che siamo tutte persone diverse, completamente diverse, e che siamo tutti fichissimi” (Bebe Vio, Giochi senza Barriere, Roma, 2019).

Volvo XC 60 installazione di freno con acceleratore incorporato e centralina comandi

Volvo XC60 con installato un freno con acceleratore incorporato e una centralina comandi Guidosimplex per la guida di persone disabili.

Come potete vedere dal video la leva freno è insolitamente posizionata sul lato sinistro ed è dotata di acceleratore a levetta . L’impugnatura consente una guida agevole e un controllo di tutti i servizi come luci, frecce, clacson e tergicristalli anche a persone con disabilità alla guida.

Dopo il video una carrellata di immagini della Volvo XC 60 allestita per la guida di persone disabili.

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Disabili: contrassegno unico per parcheggio riservato

Arriva la piattaforma informatica italiana per l’annunciato Contrassegno Unificato Disabili Europeo

Più libertà di movimento per chi già soffre di gravi limitazioni legate alle diverse disabilità da un lato, e semplificazione burocratica dall’altro. A questo mira la nuova piattaforma annunciata dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Così, per i disabili sarà possibile transitare nelle aree ZTL e nelle corsie con divieti e limitazioni, in tutte le città italiane.

Un data base per semplificare la mobilità nazionale delle persone con disabilità

Attualmente, nel territorio nazionale, sono molte le realtà stradali caratterizzate da ZTL o divieti e limitazioni precisi. Quindi, per le persone normalmente abili, si tratta di un semplice vincolo ad un parcheggio un po’ più lontano, più scomodo. Invece, per le persone disabili il problema è enormemente amplificato: come fare se magari si è da soli e con la sedia a rotelle?

A questo fine, nasce la piattaforma italiana unificata, valida per il territorio nazionale, che racchiude tutti i Contrassegni Unificati Disabili Europei. Dunque, da un lato questo data base è abilitato a facilitare la mobilità dei disabili portatori del contrassegno. Dall’altro lato, esso permette una semplificazione burocratica in linea con la generale transizione digitale in corso.

“Semplificare, digitalizzare e ridurre prassi inutili: anche così si migliora la qualità della vita, si tutelano i diritti e si realizza una effettiva inclusione”. Queste le parole del viceministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, in linea con la posizione del ministro Stefani. In questo quadro, il garante della privacy non poteva che esprimere parere positivo, dando l’ok allo schema del decreto del Ministero.

Sport per disabili: Giochi senza barriere

A Torino il primo grande evento nazionale di sport integrato abili e disabili

Oggi venerdì 18 giugno, a Torino, avrà luogo la giornata interamente dedicata ai “Giochi Nazionali dello Sport Integrato”. Un progetto, frutto di un lavoro pluriennale, che vedrà la partecipazione di centinaia di atleti e tutor provenienti dalle regioni del Nord Italia. L’idea è di dare dimostrazioni pratiche delle attività di Sport integrato per combattere odio, razzismo e le diverse forme di discriminazione.

Sport integrato come strumento per fornire risposte concrete alle domande sociali contemporanee

“Cambia il tempo” è il Progetto di CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) che istituisce percorsi di formazione a fini di inclusione sociale. Infatti, tra le proposte messe in atto, si trovano attività scolastiche rivolte ai ragazzi del triennio delle superiori. Non solo: percorsi di formazione per gli insegnanti della scuola primaria e -soprattutto- laboratori di sport integrato.

A tal fine, si vuole inaugurare il “Polo dello Sport Integrato”: spazio dove praticare questi concetti di cultura attraverso incontri sociali. Intanto, oggi venerdì 18 giugno, avranno luogo -al PalaGrugliasco di via CLN 53- i “Giochi Nazionali dello Sport Integrato”. Quindi, a Grusgliasco, arriveranno centinaia di atleti e tutor dalle regioni del nord Italia per praticare danza, karate, circo e golf.

La volontà è di portare avanti un’idea di sport alternativo: qui l’attenzione non è sul risultato ma sull’atleta. Il fine: combattere odio, razzismo e forme di discriminazione verso quell’ “altro” che normalmente si tende a considerare “diverso”. Quindi, sport integrato a metafora della vita quotidiana: tutti devono avere adeguate opportunità di crescita, in un contesto che valorizzi le differenze personali.

Alfa Romeo Stelvio: allestimento per disabili con acceleratore e freno manuale

Alfa Romeo Stelvio con acceleratore e freno Guidosimplex

Non rinunciare al carattere sportivo di questa splendida Alfa Romeo Stelvio.

Vi presentiamo questo allestimento per disabili alla guida caratterizzato da un acceleratore a cerchiello e un freno Guidosimplex. L’acceleratore ha il cerchiello posto sopra al volante; una pressione leggera permette una graduale e potente accelerazione del veicolo.

Il freno, ergonomico e di facile uso, è dotato di clacson e blocco di stazionamento. Una delle caratteristiche di sicurezza e la paratia copri pedali; impedisce accelerazione accidentali.

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Barriere architettoniche - Bottan Carlo

Il superamento delle barriere architettoniche condominiali

Disabili e normativa che disciplina le barriere architettoniche: campo di applicazione, superamento

Definite come gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità delle persone, le barriere architettoniche si trovano ovunque. In effetti, il termine è applicabile a tutti gli impedimenti che rendono difficoltosa la vita alle persone con capacità motoria ridotta. Tuttavia, per barriere architettoniche si intende anche la mancanza di segnalazioni e/o accorgimenti delle fonti di pericolo.

Persone diversamente abili, proprietà privata e tutela alla salute anche in condominio.

Essere diversamente abile può essere una realtà difficile da gestire non solo fuori casa. In effetti, spesso passano inosservate ai più, ma le barriere architettoniche -intese nel senso di impedimenti fisici e pericolosi- sono ovunque.  E per “ovunque”, si intendono i luoghi pubblici e gli esercizi privati a fini commerciali, proprio come le abitazioni private.

Ed è proprio in materia di abbattimento delle barriere architettoniche nell’edilizia privata che la Costituzione e la giurisprudenza si sono espressi maggiormente.  Tuttavia, se in una casa interamente di proprietà le difficoltà di gestione delle barriere sono pressoché inesistenti, diversa è la situazione nei condomini. Infatti, nelle abitazioni con spazi in comune, è necessario passare per l’assembra condominiale, la quale stabilirà l’effettiva fattibilità delle modifiche.

Tuttavia, c’è da riconsiderare la deliberazione dell’assemblea, qualora la stessa sia lesiva del singolo sulle parti comuni. Cioè: nel caso di innovazioni deliberate dall’assemblea per il superamento delle barriere architettoniche, si dovrà necessariamente considerare entrambe le parti. Infine, non può essere costruito un ascensore che impedisca il passaggio ad un condomino disabile, anche se precedentemente approvato dall’assemblea.

Kitty: il nuovo veicolo elettrico

Mobilità 100% elettrica in massima libertà.

Queste sono le caratteristiche di questo nuovo veicolo 100% elettrico Kitty, distribuito per l’Europa da Campello Motors.

–    autonomia fino a 150 km
–    velocità 80 km/h
–    ricarica batteria in 3 ore
–    n. 2 posti a sedere
–    modalità di guida eco o sport
–    riscaldamento e aria condizionata
–    autoradio
–    telecamera posteriore
Kitty è un quadriciclo che si può guidare con patente A1. Ottimo veicolo cittadino anche per disabili, adattabile a molte patologie

Dalla bi-amputazione al giro d’Italia: intervista ad Alex Tiozzo

Iniziamo oggi il nostro ciclo di interviste rivolte a giovani brillanti, diversamente abili. Il primo testimone della rubrica è Alex Tiozzo: atleta di hand bike e presidente territoriale di ANMIL Associazione Nazionale tra Mutilati ed Invalidi del Lavoro sede di Mestre-Venezia.

Abbiamo incontrato Alex in occasione dell’”compleanno”, come l’ha lui stesso definito, della sua nuova vita. Alex ci racconta di essere nato in Germania nel 1986, da genitori italiani emigrati lì per occasioni lavorative nell’ambito della ristorazione. Tuttavia, rientrato ben presto in Italia con la famiglia, completa il ciclo scolastico diplomandosi perito industriale.

Ed è proprio per andare al lavoro che Alex, quel 7 giugno 2014, è in sella alla sua moto sulla strada statale Romea; kilometro 103,7.

L’impatto è frontale: Alex si scontra con il carrello rimorchio di un pullmino che, proveniente dalla corsia opposta, effettua il sorpasso di un’auto. Si risveglia dopo 7 interventi e 11 giorni di coma farmacologico.

Sembra sciolto, Alex, nel raccontarci la vicenda: chissà quante volte ha rivisto quei giorni nella sua mente. Quindi, prosegue nel racconto: “il risultato di tutti quegli interventi è stata la mia bi-amputazione: gamba sinistra sopra il ginocchio; gamba destra sotto il ginocchio”.

A questo punto, siamo a fine luglio (“il 24”, specifica) Alex viene dimesso.

“Così, il 1° settembre mi reco al centro protesi INAIL di Vigorso di Budrio. Torno a casa camminando sulle mie nuove gambe Bioniche il 31 ottobre successivo”.

Alex, ora lei è atleta di hand bike, disciplina che rientra nelle competizioni di paraciclismo: come si è avvicinato a questo sport?

Mi sono avvicinato a questo Sport grazie ad un amico che mi ha fatto conoscere questa persona che attualmente è il presidente della mia squadra ANMIL SPORT ITALIA il sig. Pierino Dainese, da quel giorno io sono ripartito, fisicamente e moralmente.

Infatti, domenica scorsa ha partecipato alla prima tappa del giro d’Italia: segue una preparazione particolare? (Allenamenti e alimentazione)

La mia squadra è di livello nazionale (attualmente abbiamo due atlete in Portogallo per la coppa del mondo pre Olimpiadi di Tokyo) mi alleno almeno 4 volte a settimana alternando i tipi di allenamenti e l’alimentazione incide un buon 25-30% su quella che sarà la resa prestazionale in gara.

Rimanendo in ambito sportivo, e pensando in particolare al fatto che lei gareggia a livello nazionale, mi viene da pensare che si muova molto in auto, che deve necessariamente essere grande e comoda a sufficienza…

Certo, l’anno scorso, causa Covid, non abbiamo potuto spostarci molto perché quasi tutte le gare erano state sospese, ma nel 2019 ho fatto 10 mila km solo per le gare.

A tal proposito, gli adattamenti Guidosimplex realizzati da Bottan Carlo & c. sulla mia Volvo XC90, acquistata 3 anni fa, mi permettono di poter fare trasferimenti in confort e massima sicurezza, potendoci anche caricare tutto il necessario: handbike, sedia a rotelle, attrezzi, borsoni ecc.

Inoltre, le capiterà spesso di trovarsi fuori casa, anche per pernottamenti. Quindi, com’è la situazione dell’accessibilità di alberghi e strutture aperte al pubblico, nei confronti dei disabili, sia dal punto di vista dell’accoglienza che delle barriere architettoniche?

Su questo punto, purtroppo, l’Italia è al minimo come livello di accessibilità. Infatti, non è mancata occasione di dover cambiare struttura alberghiera all’ultimo per l’incapacità di accedere alla doccia oppure, talvolta, alla stanza stessa.

Ciò nonostante il fatto che queste strutture si pubblicizzassero come completamente adattate ed accessibili. Per fortuna ci pensa il fattore umano a rendere le cose migliori: ho trovato sempre persone disponibili e volenterose a risolvere i problemi che, ahimè, incontro quotidianamente, e di questo ne sono grato.

Ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio un grosso in bocca al lupo per questo tuo giro d’Italia e per tutte le tue gare future, Alex!

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