Mese: Settembre 2023

Il 22 e il 23 settembre si è svolto al Palacongressi di Rimini EXPO AID 2023 – Io, persona al centro. Si tratta del più grande evento istituzionale, organizzato dalla ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, che ha coinvolto tutto il mondo del terzo settore e dell’associazionismo italiano.

Lo scopo dell’evento era discutere della piena attuazione della Convenzione Onu riguardo i diritti delle persone con disabilità, oltre alla loro partecipazione alla vita sociale, civile e politica e la valorizzazione delle competenze e dei talenti in generale.

EXPO AID 2023 – Io, persona al centro.

L’evento, fortemente voluto dalla ministra, non ha precedenti. Sono state coinvolte oltre 60 associazioni ed enti istituzionali tra i quali troviamo Polizia, Guardia di Finanza, Croce Rossa e Protezione Civile.

Sono stati realizzati sei seminari tematici, coordinati da esperti e docenti universitari, che hanno coinvolto 2.300 persone: le conclusioni diventeranno le linee guida per l’azione dell’Osservatorio sulle disabilità, che si confronterà con i ministeri circa la risorse a disposizione.

Mercatini, food truck, mostre animate da ragazzi con disabilità, itinerari turistici, incontri con testimonial dello sport e dello spettacolo: questo è stato EXPO AID 2023. Per Locatelli «al centro c’è la persona, che è il fulcro del percorso che stiamo provando a costruire e che ci porterà nel 2024 alla messa a terra della legge delega sulla disabilità, con le sue novità dirompenti».

La prima giornata è cominciata con i saluti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con la visita della premier Giorgia Meloni. Nella giornata finale, invece, ci sono stati i saluti istituzionali di Cisternas Reyes, segretario generale Onu per la disabilità, e il videomessaggio da parte di Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

CBM Italia, con il progetto “Cambiamo sguardo”, promuove la conoscenza dei diritti delle persone con disabilità, contribuendo alla diffusione della cultura dell’inclusione attraverso strumenti che supportino l’insegnamento e l’apprendimento dell’educazione civica.

L’ambiente scolastico, infatti, è il migliore per incentivare la conoscenza della disabilità. Approcciarsi a questo mondo e apprenderne il vissuto da chi la vive in prima persona è un percorso che, se iniziato durante il periodo scolastico, potrebbe fare veramente la differenza per quanto riguarda l’inclusione, il rispetto e la conoscenza dell’altro.

Cambiare sguardo: un modo per mettersi nei panni dell’altro

A tal scopo, CBM Italia, onlus impegnata nel prevenire e curare la cecità, ha ideato, in collaborazione con Istituto dei Sordi di Torino e Ledha Milano, un nuovo percorso didattico completamente gratuito, che si rivolge a studenti ed educatori di tutti i gradi scolastici.

Commenta il direttore di CBM Italia: «Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità è appunto un invito a cambiare sguardo e mettersi nei panni dell’altro, cambiare il proprio punto di vista, per costruire una società più inclusiva e migliorare il mondo in cui viviamo, sostenendo i diritti dei singoli e dell’intera comunità umana».

«Ancora in pochi conoscono la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, un documento bellissimo che ci rende partecipi dei diritti delle persone con disabilità e in particolare al diritto all’istruzione, alla partecipazione sociale, all’accrescimento della consapevolezza», aggiunge.

Un programma sempre più ampio

Il progetto di CBM Italia allarga il programma «Apriamo gli occhi!», che è stato portato finora in tutte le scuole dell’infanzia e primarie per poter sensibilizzare i bimbi alla solidarietà e all’inclusione. La onlus ora punta ad ampliare il target al quale si rivolge, coinvolgendo anche il personale scolastico e gli studenti.

La formazione per il personale scolastico si suddivide in 4 moduli online della durata di 30 minuti. La formazione per bambini e ragazzi, invece, avverrà in classe con un kit operativo che contiene giochi, laboratori e attività didattiche.

Il percorso può essere svolto in qualsiasi momento dell’anno ed è gratuito. Per aderire al progetto basta compilare l’apposito form di iscrizione.

Giocare con i LEGO è un classico, un passatempo che da sempre intrattiene generazioni di bambini. Ora la società ha deciso di dare una svolta maggiormente inclusiva nella sua produzione.

È atteso, infatti, il nuovo set LEGO Braille Bricks, una versione popolare del gioco progettata appositamente per l’utilizzo da parte di persone non vedenti. Tutti i kit saranno disponibili online; dal 2020 erano distribuiti in omaggio soltanto ad alcune scuole e organizzazioni che si occupavano di bambini con problemi alla vista.

Nei LEGO Braille Bricks ci sono 287 mattoncini, con cinque colori e speciali punti tattili. Tali rilievi vengono posizionati accuratamente su tutti i mattoncini al fine di rappresentare numeri e lettere con il sistema Braille. La confezione stessa è decorata con incisioni in Braille.

Il nuovo set LEGO sarà disponibile per bambini con più di 6 anni nei Paesi di lingua Inglese e in cinque Paesi di lingua francese. Le versioni tedesca, italiana e spagnola arriveranno l’anno prossimo. Ogni singola confezione costa 79 sterline, ovvero circa 93 euro.

I mattoncini sono compatibili con tutti gli altri kit LEGO, e all’interno troveremo anche delle idee per alcuni giochi educativi da fare tutti insieme in famiglia.

La Presidente della World Blind Union, Martine Abel-Williamson, ricorda come il braille non sia soltanto alfabetizzazione, ma «il nostro ingresso verso l’indipendenza e l’inclusione in questo mondo, e avere i mattoncini LEGO Braille resi disponibili per il pubblico più ampio è un enorme passo avanti».