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Decreto disabilità: arriva l’approvazione definitiva

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, con la seduta del 15 aprile 2024, l’ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità (L. 227/2021).

La Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli definisce questo decreto come “il cuore della riforma” in quanto al suo interno vengono trattate tematiche di estrema importanza e delicatezza per la vita delle persone con disabilità e per le loro famiglie.

In particolare, il decreto si sofferma sull’importanza di individuare un processo di valutazione delle disabilità chiaro, ben strutturato, funzionale, e che prenda in considerazione aspetti sanitari, sociosanitari e sociali. Lo scopo principale è, dunque, quello di eliminare l’attuale frammentazione dei servizi e delle prestazioni.

Ma non solo. Il decreto introduce importanti e fondamentali riforme per quel che riguarda la definizione di condizione di disabilità e le procedure di accertamento dell’invalidità civile, introduce il “Progetto di Vita” come strumento di accompagnamento nella vita delle persone, e sancisce l’entrata in vigore – a partire da gennaio 2025 – dell’eliminazione delle cdd. visite di rivedibilità.

La Ministra sostiene con entusiasmo l’importanza di questo cambio di prospettiva per le persone con disabilità, dichiarando che è giunto il momento di iniziare a:

“parlare non più solo di assistenzialismo ma di valorizzazione delle persone, semplifichiamo e sburocratizziamo gli iter e soprattutto partiamo dai desideri e dalle scelte di ogni persona, come previsto dalla Convenzione Onu, per arrivare a un percorso di vita dignitoso per ogni persona.”

A questo proposito, il decreto fornisce anche un contributo “formale” al cambiamento, imponendo la rimozione dei termini “handicappato” e “portatore di Handicap” da tutte le leggi ordinarie, preferendo l’uso dell’espressione “persona con disabilità”.

L’approvazione del decreto rappresenta un importante passo in avanti, ma di certo non l’ultimo, di questa riforma sociale e culturale. Il testo entrerà in vigore il 30 giugno 2024, mentre alcune sue disposizioni (relative ad adempimenti successivi) si applicheranno a partire dal 10 gennaio 2025. Per tutto il 2025 è prevista una fase di sperimentazione, che sarà preceduta da un periodo di formazione capillare rivolta agli Enti e a tutti i soggetti coinvolti.

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