Disabili: contrassegno unico per parcheggio riservato

Arriva la piattaforma informatica italiana per l’annunciato Contrassegno Unificato Disabili Europeo

Più libertà di movimento per chi già soffre di gravi limitazioni legate alle diverse disabilità da un lato, e semplificazione burocratica dall’altro. A questo mira la nuova piattaforma annunciata dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Così, per i disabili sarà possibile transitare nelle aree ZTL e nelle corsie con divieti e limitazioni, in tutte le città italiane.

Un data base per semplificare la mobilità nazionale delle persone con disabilità

Attualmente, nel territorio nazionale, sono molte le realtà stradali caratterizzate da ZTL o divieti e limitazioni precisi. Quindi, per le persone normalmente abili, si tratta di un semplice vincolo ad un parcheggio un po’ più lontano, più scomodo. Invece, per le persone disabili il problema è enormemente amplificato: come fare se magari si è da soli e con la sedia a rotelle?

A questo fine, nasce la piattaforma italiana unificata, valida per il territorio nazionale, che racchiude tutti i Contrassegni Unificati Disabili Europei. Dunque, da un lato questo data base è abilitato a facilitare la mobilità dei disabili portatori del contrassegno. Dall’altro lato, esso permette una semplificazione burocratica in linea con la generale transizione digitale in corso.

“Semplificare, digitalizzare e ridurre prassi inutili: anche così si migliora la qualità della vita, si tutelano i diritti e si realizza una effettiva inclusione”. Queste le parole del viceministro per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli, in linea con la posizione del ministro Stefani. In questo quadro, il garante della privacy non poteva che esprimere parere positivo, dando l’ok allo schema del decreto del Ministero.