Iniziamo oggi il nostro ciclo di interviste rivolte a giovani brillanti, diversamente abili. Il primo testimone della rubrica è Alex Tiozzo: atleta di hand bike e presidente territoriale di ANMIL Associazione Nazionale tra Mutilati ed Invalidi del Lavoro sede di Mestre-Venezia.
Abbiamo incontrato Alex in occasione dell’”compleanno”, come l’ha lui stesso definito, della sua nuova vita. Alex ci racconta di essere nato in Germania nel 1986, da genitori italiani emigrati lì per occasioni lavorative nell’ambito della ristorazione. Tuttavia, rientrato ben presto in Italia con la famiglia, completa il ciclo scolastico diplomandosi perito industriale.
Ed è proprio per andare al lavoro che Alex, quel 7 giugno 2014, è in sella alla sua moto sulla strada statale Romea; kilometro 103,7.
L’impatto è frontale: Alex si scontra con il carrello rimorchio di un pullmino che, proveniente dalla corsia opposta, effettua il sorpasso di un’auto. Si risveglia dopo 7 interventi e 11 giorni di coma farmacologico.
Sembra sciolto, Alex, nel raccontarci la vicenda: chissà quante volte ha rivisto quei giorni nella sua mente. Quindi, prosegue nel racconto: “il risultato di tutti quegli interventi è stata la mia bi-amputazione: gamba sinistra sopra il ginocchio; gamba destra sotto il ginocchio”.
A questo punto, siamo a fine luglio (“il 24”, specifica) Alex viene dimesso.
“Così, il 1° settembre mi reco al centro protesi INAIL di Vigorso di Budrio. Torno a casa camminando sulle mie nuove gambe Bioniche il 31 ottobre successivo”.
Alex, ora lei è atleta di hand bike, disciplina che rientra nelle competizioni di paraciclismo: come si è avvicinato a questo sport?
Mi sono avvicinato a questo Sport grazie ad un amico che mi ha fatto conoscere questa persona che attualmente è il presidente della mia squadra ANMIL SPORT ITALIA il sig. Pierino Dainese, da quel giorno io sono ripartito, fisicamente e moralmente.
Infatti, domenica scorsa ha partecipato alla prima tappa del giro d’Italia: segue una preparazione particolare? (Allenamenti e alimentazione)
La mia squadra è di livello nazionale (attualmente abbiamo due atlete in Portogallo per la coppa del mondo pre Olimpiadi di Tokyo) mi alleno almeno 4 volte a settimana alternando i tipi di allenamenti e l’alimentazione incide un buon 25-30% su quella che sarà la resa prestazionale in gara.
Rimanendo in ambito sportivo, e pensando in particolare al fatto che lei gareggia a livello nazionale, mi viene da pensare che si muova molto in auto, che deve necessariamente essere grande e comoda a sufficienza…
Certo, l’anno scorso, causa Covid, non abbiamo potuto spostarci molto perché quasi tutte le gare erano state sospese, ma nel 2019 ho fatto 10 mila km solo per le gare.
A tal proposito, gli adattamenti Guidosimplex realizzati da Bottan Carlo & c. sulla mia Volvo XC90, acquistata 3 anni fa, mi permettono di poter fare trasferimenti in confort e massima sicurezza, potendoci anche caricare tutto il necessario: handbike, sedia a rotelle, attrezzi, borsoni ecc.
Inoltre, le capiterà spesso di trovarsi fuori casa, anche per pernottamenti. Quindi, com’è la situazione dell’accessibilità di alberghi e strutture aperte al pubblico, nei confronti dei disabili, sia dal punto di vista dell’accoglienza che delle barriere architettoniche?
Su questo punto, purtroppo, l’Italia è al minimo come livello di accessibilità. Infatti, non è mancata occasione di dover cambiare struttura alberghiera all’ultimo per l’incapacità di accedere alla doccia oppure, talvolta, alla stanza stessa.
Ciò nonostante il fatto che queste strutture si pubblicizzassero come completamente adattate ed accessibili. Per fortuna ci pensa il fattore umano a rendere le cose migliori: ho trovato sempre persone disponibili e volenterose a risolvere i problemi che, ahimè, incontro quotidianamente, e di questo ne sono grato.
Ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio un grosso in bocca al lupo per questo tuo giro d’Italia e per tutte le tue gare future, Alex!