Voto accessibile per persone con disabilità: tutto quello che dobbiamo sapere

Manca poco alle elezioni politiche del 25 settembre. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul voto accessibile per le persone con disabilità, per le persone che non riescono a spostarsi dal proprio domicilio o che non riescono a votare in maniera autonoma.

Chi ha diritto al voto assistito

Se una persona ha una o più disabilità ha diritto al voto assistito. Potrà, quindi, farsi accompagnare in cabina da un’altra persona.

Il presupposto principale per il voto assistito è un impedimento di carattere fisico. La legge parla di elettori fisicamente impediti quando ci troviamo in situazione di:

  • cecità;
  • amputazione delle mani;
  • paralisi o impedimento di analoga gravità.

Se si rientra in uno di questi casi si può scegliere volontariamente un familiare o qualsiasi altra persona come accompagnatore. L’accompagnatore può essere un elettore iscritto alle liste elettorali di qualsiasi Comune italiano.

Documenti da esibire

Anche se non è necessario essere in possesso di un documento di riconoscimento di invalidità o di handicap, viene comunque richiesto di esibire dei certificati appositamente dedicati.

Se la disabilità non è evidente, risulta necessaria l’esibizione di un certificato apposito rilasciato dall’Asl, dove verrà indicato che «l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore».

Si può evitare di dover esibire ogni volta il certificato richiedendo che venga inserita direttamente sulla tessera elettorale l’annotazione al diritto al voto assistito tramite l’apposizione di un simbolo o un codice.

Requisiti per poter votare con un accompagnatore

Per poter votare con un accompagnatore, ci devono essere queste condizioni:

  • impedimento fisico evidente;
  • timbro apposto dal comune sulla tessera elettorale con la sigla “AVD” (ovvero, in ordine inverso “diritto voto assistito”);
  • possesso di un libretto nominativo di pensione di invalidità civile, rilasciato dall’INPS (e in precedenza dal Ministero dell’Interno) con l’indicazione della categoria ciechi civili affiancata da un codice apposito;
  • esibizione di un certificato medico, rilasciato da un medico dell’Azienda sanitaria locale.

Dal momento che è l’impedimento fisico il presupposto per poter votare con un accompagnatore, restano esclusi da questa possibilità di espressione di voto le persone con patologie di natura psichica o che incidono sulla capacità intellettiva.

Voto domiciliare

Per tutti gli elettori affetti da infermità molto gravi, o dipendenti da apparecchiature elettromedicali che rendono impossibile allontanarsi da casa, è possibile usufruire della modalità di voto a domicilio. Basterà inviare una richiesta al Sindaco del proprio Comune di residenza.

A livello normativo, il riferimento è la legge 22/2006, modificata successivamente con la legge 46/2009, che prevede che: «Gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l’ausilio dei servizi di cui all’articolo 29 della legge 104/1992 e gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto nelle predette dimore».

Per accedere al voto a domicilio l’elettore deve essere in possesso di una valida certificazione rilasciata dai medici designati, che vada ad attestare la condizione di infermità o di dipendenza continuativa da apparecchiatura salvavita.

Dopo di che bisogna far pervenire al Sindaco, in un periodo compreso tra il 40esimo e il 20esimo giorno prima del voto:

  • una dichiarazione che attesta la volontà di esprimere il voto presso la propria dimora;
  • un certificato, rilasciato dal medico dell’Asl non prima di 45 giorni della votazione, che deve attestare l’esistenza dell’infermità, con prognosi di sessanta giorni dalla data del rilascio del certificato.

Barriere architettoniche e servizi di trasporto

Nei casi in cui ci si ritrovi a votare in una sezione con la presenza di barriere architettoniche, il diritto di voto può essere espresso in un’altra sezione accessibile del Comune. Anche in questo caso, l’elettore deve esibire, oltre al certificato elettorale, un’attestazione medica rilasciata gratuitamente dall’Asl, che certifica l’impossibilità o la grave compromissione nella deambulazione.

Per garantire il diritto di voto anche alle persone con difficoltà motoria, i vari Comuni assicurano un servizio di trasporto pubblico per riuscire a raggiungere il seggio elettorale.

Un elettore che ha necessità di essere accompagnato fino all’esterno della cabina, può farsi accompagnare da una terza persona, che non dovrà esibire alcun documento.