Detrazione del 75% sulle barriere architettoniche: servono chiarimenti

Come dobbiamo interpretare la norma nel caso di difficoltà tecniche durante l’installazione degli impianti elevatori? Quando si può applicare la detrazione?

Tra le nuove misure fiscali introdotte di recente, c’è la detrazione del 75% delle spese sui lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione rientra tra le agevolazioni fiscali che suscitano maggiore interesse tra i contribuenti, che affrontano i lavori per migliorare l’accessibilità delle proprie abitazioni.

La misura durerà fino alla fine del 2022 e riguarda gli interventi di accessibilità previsti dal decreto ministeriale del 14 giugno 1989 n.236. Prevede un limite di spesa massima, stabilito sulla base del numero di unità immobiliari di cui è composto l’edificio.

La detrazione prevede la possibilità di “recuperare” la spesa in modo più rapido. Infatti, si potrà scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta per non dover attendere i 5 anni di rientro dalla detrazione.

L’applicabilità della norma, però, in certi casi è suscettibile di differenti interpretazioni. Per questo, FIABA Onlus chiede l’intervento degli enti preposti a seguito delle numerose segnalazioni sulla disomogeneità nelle risposte da parte delle sedi territoriali dell’Agenzia delle Entrate a interpelli su interventi realizzati secondo l’art. 7.5 del DM 236/89».

Le segnalazioni, secondo FIABA, riguardano l’installazione di ascensori. Sono molti i casi in cui le dimensioni ridotte del vano scala non consentono la corretta installazione di cabine a norma.

Le Agenzie delle Entrate territoriali, chiamate a rispondere riguardo l’agevolazione degli interventi realizzati, hanno espresso pareri contrastanti. Un’Agenzia ha rigettato l’interpello in quanto ritenuto di natura non tributaria. Altre, invece, hanno confermato l’ammissibilità degli interventi se rispondono a quanto previsto dall’art. 7.5 del DM 236/89. Tale articolo prevede deroghe concesse dal Sindaco in tutti quei casi in cui venga dimostrata l’impossibilità tecnica nel rispondere a quanto previsto dal testo.

Giuseppe Trieste, il Presidente di FIABA Onlus, chiedendo chiarimenti agli enti competenti: «Ci siamo fortemente battuti per l’introduzione della detrazione IRPEF del 75%, che rappresenta un salto in avanti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. A seguito delle numerose segnalazioni pervenute temiamo che la disomogeneità interpretativa metta a rischio interventi di abbattimento barriere architettoniche che, sebbene non pienamente conformi, porterebbero comunque un miglioramento della fruibilità dell’edificio a favore delle persone a ridotta mobilità».