Moreno Pesce scala una ferrata con corde

La ferrata della memoria, in ricordo della tragedia del Vajont

Era la notte del 9 ottobre 1963 quando un’immensa frana staccatasi dal Monte Toc precipitò nelle acque del bacino artificiale della diga del Vajont.

L’esondazione di quella massa d’acqua provocò la distruzione degli abitati sottostanti la diga tra cui Longarone ed altri paesi limitrofi cancellandoli per sempre, causando la morte di quasi 2000 persone, di cui oltre 450 erano bambini.

Il nostro amico Moreno Pesce, atleta paralimpico, ha deciso di affrontare l’impegnativa Ferrata della Memoria in ricordo di quella tragedia. La ferrata, inaugurata nel 2015, si sviluppa lungo la parete destra della Valle del Vajont, proprio di fronte a quella dove è avvenuto il crollo.

Moreno Pesce, salirà sabato mattina (7 ottobre), accompagnato dalla guida emerita Lio De Nes e dal video maker Jacopo Bernard. Il tracciato della Ferrata della Memoria, ha uno sviluppo aereo verticale di 700 m. e per un atleta amputato richiede un buon allenamento e soprattutto forza. Moreno Pesce conosce già la salita perché l’ha affrontata tempo fa come test tecnico test proprio con la sua guida di sempre, Lio De Nes.

Questa volta assumerà per entrambi un valore completamente diverso. La Ferrata della Memoria è stata ideata proprio per ricordare le persone che persero la vita nel tragico evento di sessant’anni fa.

Bio

Mi chiamo Moreno Pesce, sono nato a Noale (VE), il 13 dicembre 1975 e adoro la montagna. Fin da bambino guidavo io i miei genitori lungo i sentieri, loro sempre dietro ben staccati.
Un incidente motociclistico mi ha sbattuto a terra in tutti i sensi e la vita ha cambiato significato.
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