Smartworking 2023 per lavoratori fragili: chi ne ha diritto?

Con la legge 197 del 29 dicembre 2022 è stato prorogato il diritto allo smartworking per i lavoratori fragili, estendendolo sino al 31 marzo 2023. La misura era stata introdotta nel 2020 durante l’emergenza Covid-19, consentendo ai lavoratori fragili di lavorare da casa.

È fondamentale leggere attentamente la norma per capire chi sono effettivamente i beneficiari, dato che nelle varie proroghe della misura ci sono state variazioni in questo senso.

Il testo dell’ultima proroga al 31 marzo 2023 si riferisce esplicitamente alle patologie contenute nel decreto ministeriale del 4/2/2022. Al contrario, nella proroga del DL Aiuti bis, si richiamava l’originario decreto del 2020 che prevedeva come beneficiari «i lavoratori che versano in una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ma anche i lavoratori portatori di disabilità grave».

Leggiamo nel decreto: «Il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento. Resta ferma l’applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli».

Chi ha diritto allo smartworking

I destinatari della misura sono persone con patologie o condizioni contenute nel decreto ministeriale del 4 febbraio 2022, certificate dal medico di medicina generale.

Rientrano in queste categorie i pazienti che, indipendentemente dal loro stato vaccinale, hanno una marcata compromissione della risposta immunitaria, come nei seguenti casi:

  • Trapianti di organo solido in terapia immunosoppressiva;
  • Trapianto di cellule staminale ematopoietiche;
  • Attesa di trapianto di organi;
  • Terapie basate su cellule CAR-T;
  • Patologie oncologiche e onco-ematologiche in trattamento con farmaci immunosoppressivi e mielosoppressivi;
  • Immunodeficienze primitive;
  • Immunodeficienze secondarie con trattamento farmacologico;
  • Dialisi e insufficienza renale cronica grave;
  • Splenectomia pregressa;
  • AIDS con conta dei linfociti T CD4 con più di 200 cellule/μl;
  • Pazienti con 3 o più delle seguenti patologie: cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, BPCO, epatite cronica e obesità;
  • Pazienti con esenzione alla vaccinazione con più di 60 anni e che rispettino le condizioni all’allegato 2 della Circolare della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute n. 45886 dell’8 ottobre 2021.

Tutte le comunicazioni per i soggetti fragili dovranno essere trasmesse tramite l’applicativo “Smart Working Semplificato” al sito servizi.lavoro.gov.it.

Dal prossimo febbraio tutte le comunicazioni relative ai lavoratori fragili che hanno stabilito il periodo di lavoro agile dal 1° febbraio ai 31 marzo 2023 dovranno essere inoltrate con procedura ordinaria, sempre sul sito ma all’applicativo “Lavoro agile”.

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