Mobilitazioni contro lo spostamento dell’INPS di Mestre

Addio alla sede INPS di Mestre per le pratiche di invalidità civile?

Recentemente, arriva la notizia da parte della direzione regionale INPS di voler trasferire la sede di Mestre per le pratiche di invalidità civile in centro a Venezia. Di risposta, molte associazioni lamentano alle amministrazioni le problematiche che una città come Venezia presenta per lo spostamento di persone diversamente abili. Effettivamente, per raggiungere la sede in centro a storico a Dorsoduro si passa inevitabilmente per una serie di ponti, vere e proprie barriere architettoniche.

Mobilitazioni contro lo spostamento dell’INPS dalla sede di Mestre al centro storico a Venezia

La sede INPS dedicata alle pratiche di invalidità civile in via Fogazzaro a Mestre potrebbe essere definitivamente spostata nel palazzo veneziano a Dorsoduro. Tuttavia, molte associazioni a tutela dei diritti delle persone diversamente abili e fragili non sono d’accordo con la decisione. Tra coloro che intendono mobilitarsi e protestare contro la direttiva della direzione regionale INPS ci sono:

  • Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (Anmic);
  • Cooperativa Realtà;
  • Centro diurno Marghera;
  • Lilt;
  • Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm);
  • Associazione sportiva disabili;
  • Uno-nessuno-centomila;
  • Amici del cuore e
  • Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil)

Al proposito, i volontari e gli operatori dei comitati commentano quanto segue:

“Siamo preoccupati – Venezia è inaccessibile per i disabili. Come possono raggiungere la sede in carrozzina, con deambulatori o stampelle affrontando le varie barriere architettoniche? Dove parcheggiano in piazzale Roma? Ci opponiamo a un assetto penalizzante per chi si trova in una condizione di fragilità”

La risposta delle amministrazioni

Messe alla luce le difficoltà a chi ne compete, l’INPS da come giustifica alla scelta il decreto semplificazioni bis. Quest’ultimo renderebbe infatti meno impellente il bisogno di recarsi personalmente più volte nelle sedi. Dunque, le associazioni col sostegno dei consiglieri comunali si rivolgono al sindaco Luigi Brugnaro, con l’auspicio di una revisione della scelta.

Nella vicenda si mobilita e interviene anche la senatrice Orietta Vanin (M5S) che afferma:

Assicuriamo il massimo sostegno alle associazioni e ai cittadini affinché l’Inps riveda la sua decisione di trasferire a Venezia la sede di Mestre di via Fogazzaro […] Ci attiveremo quindi in ogni senso e in tutte le sedi opportune, sia a livello locale che nazionale. Abbiamo già informato della situazione l’ex ministra Nunzia Catalfo alla quale abbiamo richiesto supporto e sostegno in questa lotta di civiltà

Ora, per concretizzare ulteriormente la protesta è in programma una manifestazione sabato 12 febbraio alle ore 10.30 in Piazza Erminio Ferretti a Mestre.

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