Negli ospedali e nelle strutture sanitarie del territorio sono stati organizzati tre incontri al fine di sensibilizzare gli operatori sull’importanza dello sport per le persone con disabilità.
Gli incontri sono stati organizzati dall’Ulss3 Serenissima e dal Comitato Paralimpico Regionale. Stefano Bargellesi, Primario di Riabilitazione, spiega che: «Sia chi è portatore di disabilità fisica, sia chi è portatore di disabilità neurosensoriale o psichica può trarre importante giovamento dall’attività sportiva, e questa va proposta loro, ovviamente con precise valutazioni preventive, cogliendo una serie vasta di opportunità e di proposte che i vari servizi sociosanitari mettono a disposizione in collaborazione con il Comitato paralimpico Regionale».
Massimo Zuin, il Direttore dei Servizi socio-sanitari, spiega che l’iniziativa è stata realizzata dall’Ulss 3 Serenissima seguendo le indicazioni della Regione Veneto riguardo le politiche sanitarie territoriali.
L’iniziativa è stata resa possibile «grazie ad una significativa collaborazione con il Direttivo del Comitato Paralimpico Regionale. Il Primario Bargellesi e il Primario Albertin di Chioggia, insieme con i rappresentanti del Comitato stesso, hanno incontrato gli operatori sanitari dell’Ulss 3 in tre incontri paralleli, all’Ospedale di Chioggia, all’Ospedale dell’Angelo a Mestre e infine nell’Auditorium della sede di Noale. Si certifica così l’attenzione della nostra Azienda sanitaria e dei suoi operatori alle politiche sanitarie innovative e più efficaci, anche nell’ambito della disabilità».
Il Presidente del Comitato, Ruggero Vilnai, sottolinea che attualmente sono circa 1800 le persone con disabilità che risultano tesserate presso le società sportive venete. Questa iniziativa e altri progetti futuri puntano a raddoppiare il numero di persone con disabilità che trovano nello sport un momento di socializzazione e crescita personale.
Saranno partner dell’iniziativa FisioSport Terraglio, centro extraospedaliero di riabilitazione intensiva. Davide Giorgi, il presidente, sottolinea che un approccio innovativo allo sport lo rende «uno strumento fondamentale di riabilitazione per il paziente e di inclusione sociale per la persona con disabilità».
«Questa evidenza ci mette davanti a una sfida soprattutto culturale, e da qualche anno stiamo lavorando affinché l’attività fisica adattata che per esempio proponiamo nelle nostre strutture sul Terraglio, possa essere riconosciuta all’interno dei livelli essenziali di assistenza con la relativa detraibilità nella dichiarazione dei redditi. Ringraziamo l’Ulss 3 Serenissima per aver realizzato questo piccolo roadshow itinerante nella nostra provincia. E continuiamo a lavorare con tutte le nostre energie affinché passi il messaggio che il binomio sport-disabilità non è una contraddizione in termini, ma un’alleanza strategica».