Il nuovo assegno unico universale per i figli, introdotto dall’articolo 2 della legge n. 46/2021 e reso operativo dal decreto legislativo 230/2021 consiste in un contributo economico per ogni figlio a carico fino ai 21 anni e senza limiti d’età per i figli con disabilità.
Il contributo viene erogato mensilmente. Viene definito “universale” in quanto concesso a tutte le famiglie che hanno figli a carico, indipendentemente dal loro ISEE. Cambia soltanto l’importo, stabilito sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, l’età dei figli e sull’eventuale disabilità.
In presenza di figli con disabilità ci sono delle condizioni maggiormente favorevoli. Inoltre, se il figlio è minorenne, verrà aggiunta una maggiorazione dell’assegno previsto. L’importo viene stabilito in base al grado di disabilità (DPCM 159/2013). Per i maggiorenni, invece, si ha diritto ad una cifra fissa o modulata in base all’ISEE.
In questo momento si sta discutendo riguardo eventuali incrementi o maggiorazioni compensative per le famiglie con a carico almeno un figlio con disabilità. Verrà utilizzato il Fondo a favore delle persone con disabilità. L’annuncio arriva direttamente dalla Ministra per la Disabilità, Erika Stefani.
Nella bozza del decreto sulle semplificazioni fiscali, si prevede un aumento fino a 120 euro sull’assegno unico universale per coloro che hanno figli con disabilità. La misura è prevista soltanto per il 2022.
Secondo Stefani: «tali risorse possono effettivamente aiutare numerose famiglie riconoscendo l’importo base dell’assegno anche a chi ha figli maggiorenni, ipotizzando una platea di circa 90mila figli maggiorenni con disabilità interessati dagli incrementi nell’assegno e portando maggiorazioni fino a 120 euro per circa 37mila nuclei che hanno almeno un figlio con disabilità, per un costo totale pari a 122 milioni di euro».