Associazioni chiedono alla NATO protezione e sicurezza alle persone più fragili in Ucraina
Negli ultimi giorni, sia l’Associazione Europea Sindrome di Down (EDSA) che il Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) inviano una lettera di richieste alle istituzioni europee. Nello specifico, ricordano alla NATO che il conflitto russo-ucraino in atto è esteso su larga scala e che assicurare la protezione dei più fragili – tra altrettanti fragili – è una priorità. Dunque, si domanda anzitutto che non siano abbandonati e che abbiano accesso a soccorsi e beni primari.
La lettera per garantire la sicurezza di 2.700.000 persone ucraine con disabilità
Garantire protezione e sicurezza a 2.700.000 persone con disabilità in Ucraina: questo l’oggetto della lettera alle istituzioni. Ci si rivolge a Istituzioni Europee, ai Capi di Stato europei e a quelli di Ucraina e Russia. Così, si intima loro di rispettare gli obblighi da loro presi ai sensi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Allo stesso modo, si chiede di onorare la Risoluzione n. 2475/19 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, del Diritto Internazionale Umanitario e dei Princìpi Umanitari.
Queste le parole dei portavoce: “In qualsiasi situazione di crisi o conflitto le persone con disabilità corrono un rischio sproporzionato di abbandono, violenza, morte e mancanza di accesso alla sicurezza, ai soccorsi e al supporto per essere messe in salvo. Le donne con disabilità, inoltre, sono maggiormente a rischio di violenza sessuale e i bambini/bambine con disabilità più esposti/e ad abusi e abbandono.”
Inoltre, si rammenta loro che spesso le informazioni cruciali sulla sicurezza e l’evacuazione sono inaccessibili. Oltre al fatto che gli stessi centri di evacuazione sono raramente accessibili e “le persone con disabilità vengono troppo spesso lasciate indietro”. Quindi, si sollecita chi è al potere di assicurare a queste persone pieno accesso a tutti gli aiuti umanitari.
Le richieste ai leader al potere per garantire aiuti alle persone con disabilità in Ucraina
Nello specifico, elenchiamo di seguito i punti chiave con le richieste che le Associazioni muovono ai leader politici a tutti gli attori umanitari che si occupano di questa crisi:
- Pieno accesso a tutti gli aiuti umanitari;
- Protezione dalla violenza, dagli abusi e dai maltrattamenti;
- Ricezione delle informazioni sui protocolli di sicurezza e assistenza, sulle procedure di evacuazione e di supporto;
- Pieno accesso ai servizi di base: acqua e servizi igienici, sostegno sociale, istruzione, assistenza sanitaria, trasporti e informazioni;
- Assicurare che i fragili non vengano abbandonati. Perciò, è essenziale adottare misure che includano pienamente le persone che vivono in istituzioni o orfanotrofi – le misure di trasferimento ed evacuazione non dovrebbero costringere più persone con disabilità a vivere in tali istituzioni;
- Coinvolgere in modo significativo in tutte le azioni umanitarie, attraverso le loro organizzazioni rappresentative.
https://www.edf-feph.org/protection-and-safety-of-persons-with-disabilities-in-ukraine/
http://www.edsa.eu/edsa-statement-on-protection-and-safety-of-persons-with-down-syndrome-in-ukraine/