Parcheggio disabili con contrassegno: sensori antiabusivi

A Genova installati sensori antiabusivi che fanno scattare la sirena sui parcheggi disabili

Se il posto auto è contrassegnato ma lo va ad occupare chi non ne ha diritto, scatta una sirena d’allarme. La sperimentazione avrà durata di un anno ed avrà luogo in dieci stalli personalizzati, riservati a cittadini con disabilità. Debuttato a Genova settimana scorsa, l’allarme antiabusivi ha lo scopo di eliminare la sosta non autorizzata nei luoghi dedicati ai disabili.

Che cos’è e come funziona il sistema antiabusivo dei parcheggi disabili?

Si tratta di un’iniziativa a tutela del diritto al parcheggio per le persone titolari di un contrassegno disabili per l’auto. Avviata come sperimentazione, ha l’obiettivo di tutelare i cittadini con diritto al parcheggio riservato, su stallo personalizzato. Per far ciò, il meccanismo è quello di una sirena di allarme pronta a scattare appena tali posti auto vengano occupati impropriamente.

In effetti, vale la pena ricordare che esistono due categorie di posti auto riservati ai disabili: quelli liberi e quelli riservati. Nei primi, può parcheggiare qualsiasi detentore di contrassegno disabili; invece, nei secondi, la possibilità riguarda solo la persona assegnataria del posto. Ed è proprio quest’ultimo caso quello coinvolto nella sperimentazione di Genova.

Nello specifico, nell’area del parcheggio, sono stati installati i dispositivi “Tommy” che sono dotati di un sensore collegato al wifi. Così, essi sono in grado di rilevare ed indentificare il veicolo: se è quello del titolare della concessione, non succede nulla. Se, invece, la macchina è abusiva, scatta un allarme che si interrompe solo quando il veicolo si sarà allontanato.

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