Foto di Moreno Pesce

Moreno Pesce e compagni protagonisti del nuovo progetto CADINI EXPERIENCE

Moreno Pesce sarà il protagonista insieme ai compagni del Team3Gambe da mercoledì 12 luglio e fino a sabato 15 di un nuovo evento pensato per rendere protagonisti delle montagne che circondano Cortina anche le persone con disabilità. Nasce infatti “CADINI EXPERIENCE”, un evento inclusivo,  in collaborazione con Cortina 360, Fondazione Cortina e CAI Veneto.

A partire da mercoledì sera, Moreno e compagni faranno campobase prima a Cortina, poi a Misurina dove giovedì 14 saranno protagonisti di un trekking inclusivo, venerdì altro trekking su sentiero attrezzato (attrezzatura da ferrata) nel cuore del bellissimo gruppo dei Cadini di Misurina, con successiva cena e pernotto al Rifugio Città di Carpi dove saranno alloggiati tutti i partecipanti di questo nuovo evento.

“Quello dei Cadini di Misurina è un viaggio che da molti anni ho in sospeso con quelle montagne. Sono curioso di guardare i panorami che si possono ammirare dalle bellissime forcelle di quel gruppo dolomitico. Per me è un percorso interrotto a suo tempo e che punto a concludere. Un anello difficile. Non è un sentiero facile il Durissimi. Questo è il motivo per il quale ho chiesto il supporto e l’accompagnamento delle guide alpine.”

Il progetto Cadini Experience

Cadini Experience vuole dare una risposta al problema dell’invalidità lanciando un messaggio di inclusione e di avviamento allo sport. Il completamento del percorso attorno ai Cadini di Misurina da parte di un team di persone con e senza disabilità assumerà infatti un valore simbolico ben più importante di quello immediato, basato su concetti e valori quali:

-L’importanza della motivazione personale che permette di raggiungere obiettivi che appaiono quasi impossibili. La valutazione delle proprie capacità, che consenta di commisurare l’obiettivo alle possibilità. La montagna, reale in questo caso, può rappresentare, per chi deve cominciare il proprio percorso di attivazione e movimento, una semplice passeggiata. Preparazione, fisica e mentale, senza la quale nessun obiettivo può essere raggiunto. La centralità del supporto e di persone che si mettono a disposizione per lavorare in team, in spirito collaborativo e non competitivo. Il ruolo delle competenze e della prudenza, fondamentali per valutare la fattibilità di qualsiasi esperienza e poterla realizzare in modo professionale e sicuro.

La montagna fa bene ai disabili, il movimento anche

Le persone con disabilità sono spesso a rischio di isolamento e scarsa mobilità. Ciò può essere dovuto alla mancanza di informazioni e di supporto (logistico e motivazionale) che permetta di comprendere le proprie capacità e le opportunità sportive esistenti. L’assenza di movimento ha implicazioni non solo sullo stato di salute della persona ma sulla qualità di vita, intesa come benessere psicologico, soddisfazione e prospettiva.

Bio

Mi chiamo Moreno Pesce, sono nato a Noale (VE), il 13 dicembre 1975 e adoro la montagna. Fin da bambino guidavo io i miei genitori lungo i sentieri, loro sempre dietro ben staccati.
Un incidente motociclistico mi ha sbattuto a terra in tutti i sensi e la vita ha cambiato significato.
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