Via alle domande per l’assegno genitori single con figli disabili

Dal 1° febbraio è possibile fare domanda all’INPS per l’assegno con SPID, CIE o CNS

È con l’ultima Legge di Bilancio che si introduce la possibilità dal 1° febbraio di richiedere un assegno per genitori single disoccupati con figli disabili. Si tratta di una procedura da effettuare online al sito dell’INPS, il quale erogherà un contributo appositamente dedicato ai nuclei monoparentali. L’accesso al sito per inoltrare la domanda dovrà essere fatto attraverso credenziali SPID, CIE o CNS. Vediamo assieme le specifiche.

Fare domanda al sito dell’INPS per ricevere il contributo nuclei famigliari monoreddito

Dunque, attenzione a non confondersi con l’assegno unico figli disabili! Difatti, a beneficiare di questa misura saranno i genitori disoccupati e monoreddito che hanno figli a carico caratterizzati da una disabilità riconosciuta a non meno del 60%. Inoltre, tale contributo verrà erogato totalmente dall’INPS.

Recentemente infatti, l’INPS pubblica il Messaggio n. 471 con cui comunica il rilascio della procedura informatica per la trasmissione delle domande. Solo in questo modo si potrà ottenere e fruire del contributo. Ebbene, è dal 1° febbraio che la procedura è disponibile in rete al sito www.inps.it accedendo al menù Prestazioni e servizi – servizi – Contributo genitori con figli con disabilità.

Nello specifico, si potrà accedere al procedimento solo avendo le credenziali SPID II livello, CIE o CNS. Una volta effettuata la procedura, si potrà visionare la ricevuta della domanda con l’indicazione del protocollo attribuito nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.

Specifiche della domanda: beneficiari e modalità di pagamento

Nella domanda si dovrà indicare il codice fiscale del figlio o dei figli disabili per i quali si richiede l’assegno. Esclusivamente per il 2022, il genitore che richiede tale contributo dovrà attestare tutti i requisiti previsti dalla norma. E, potrà anche presentare la domanda per l’anno 2021.

Tra i beneficiari figurano:

  • Genitore disoccupato o con un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 8.145 euro all’anno. Oppure, di 4.800 euro annuo se da lavoro autonomo;
  • Nucleo famigliare monoreddito. Ossia, il ricavo del proprio reddito deriva esclusivamente dall’attività lavorativa oppure se si percepisce un trattamento pensionistico previdenziale. Comunque, si prescinde dall’eventuale proprietà della casa di abitazione;
  • Nucleo familiare monoparentale. Ovvero, se in presenza di un solo genitore con a carico uno o più figli con disabilità.

Invece, per quanto riguarda la scelta della modalità di pagamento, le opzioni sono le seguenti:

  • Bonifico domiciliato presso un ufficio postale;
  • Accredito su IBAN (è possibile indicare IBAN nazionali o esteri su circuito SEPA, sia di conto corrente bancario, che di carta ricaricabile o di libretto postale.

Infine, l’INPS provvederà ad effettuare gli accrediti nella modalità scelta dal richiedente con cadenza mensile. Ora, c’è solo da attendere un successivo messaggio dell’Istituto per il pagamento delle rate dell’anno 2021, qualora spettanti.

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