La Basilicata avrà il suo Disability manager

La mozione del consigliere Braia (capogruppo di Iv) rende operativo un osservatorio regionale

“Il Governo Regionale si impegna a mettere al centro la persona in difficoltà e mettere in campo azioni utili per dare dignità e diritto di vivere in città lucane inclusive”. Queste sono le parole del consigliere regionale della Basilicata, capogruppo di Italia Viva, Luca Braia. Una battaglia, sostiene lo stesso Braia, presa a cuore mesi fa e per la quale si sente ora di esprimere profonda soddisfazione.

Disability Manager in Basilicata: abbattere le barriere da tutto il patrimonio pubblico esistente

Lo scorso sette settembre, il consiglio regionale della Basilicata ha approvato una mozione in favore della “promozione della figura del ‘Disability manager’ negli enti locali”. Nello specifico, diversi sono gli impegni approvati all’unanimità:

  • Rendere immediatamente operativo l’osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità (l’ultima riunione era avvenuta tre anni fa, nel 2018);
  • Promuovere, proprio attraverso l’osservatorio, l’assunzione o le convenzioni necessarie per istituire la figura del Disability Manager negli enti locali e nei comuni lucani. Il suo fine sarà l’esercizio di funzioni in tutte le situazioni di gestione di servizi pubblici che coinvolgono persone con disabilità. Non solo: egli andrà anche a sollecitare gli uffici periferici delle amministrazioni pubbliche statali proponendo o favorendo tavoli tecnici di risoluzione dei problemi segnalati;
  • Predisporre una scheda apposita e speciale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la realizzazione di interventi per l’abbattimento di barriere, iniziando dal patrimonio pubblico esistente.

La figura del Disability Manager e -più in generale- ciò che si sta facendo in Basilicata, merita attenzione perché la disabilità è una condizione, a volte anche solo transitoria, ma che può toccare ognuno di noi.

E allora come mai, in generale, capita così raramente di soffermarsi a pensare a come si vivono e abitano i nostri centri urbani? Perché tendiamo a fare così poco caso alla struttura della nostra città e a come questa influenzi, o addirittura determini, il nostro grado d’integrazione sociale e la nostra esistenza, anche lavorativa?

Noi non crediamo ci possa essere una risposta univoca: forse è una questione di coscienza, forse invece di educazione, o di abitudine.

Tuttavia, è giusto sottolinearlo: la pandemia da Covid -incrementando i problemi che tantissimi cittadini e cittadine si trovano quotidianamente a dover affrontare- ha addirittura aggravato questa condizione. Allora, la figura del Disability Manager è oggigiorno non solo importante, ma necessaria. A lui, l’incarico di superare le barriere architettoniche materiali, con l’auspicio che, con esse, si intraprenda un percorso di promozione dell’esercizio dei diritti e delle opportunità di accesso e fruizione dei servizi e dei luoghi alla collettività intera.

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