Bonus attività fisica adattata: a chi è rivolto

Chi ha una disabilità fisica o una patologia cronica sa bene che sono tante le spese necessarie per sostenere le visite e la fisioterapia.

Le numerose agevolazioni previste, come gli sconti con la Legge 104 o l’invalidità civile, non bastano sempre per tutti. Per questo motivo, la Legge di Bilancio n. 234/2021 ha introdotto un credito d’imposta pensato appositamente per le spese sostenute per lo svolgimento di attività fisica adattata (Afa).

In particolare, la misura riguarda le spese documentate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

Per ottenere l’agevolazione fiscale, la domanda può essere inviata dal 15 febbraio al 15 marzo 2023, direttamente dal contribuente o mediante un intermediario. Per inviare la richiesta si dovrà compilare l’apposito modello e presentarlo nell’Area Privata dell’Agenzia delle Entrate. Verrà rilasciata una ricevuta che attesta la presa in carico oppure lo scarto della domanda con le motivazioni.

L’agevolazione fiscale è prevista per i programmi d’esercizio che vengono definiti attraverso l’integrazione dei medici di medicina generale, specialisti e pediatri.

L’attività fisica adattata prevede degli esercizi ideati per particolari situazioni, come nel caso delle patologie croniche o delle disabilità fisiche. Rientrano in queste casistiche patologie muscolo-scheletriche e neuro-muscolari come sclerosi multipla, lombalgia, artrosi, fibromialgia e Parkinson.

Le attività possono essere svolte anche in gruppo, sempre sotto la supervisione di un professionista, anche in strutture non sanitarie (palestre della salute). Lo scopo è quello di migliorare la qualità di vita e implementare il benessere delle persone; ma anche di migliorare il livello dell’attività fisica svolta.

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